Incontro Cub e Prefettura nel giorno dello sciopero generale
Una delegazione di lavoratori\trici è stata ricevuta in Prefettura dopo il presidio in Piazza Mazzini. A seguire la sintesi delle questioni sollevate nell'incontro
In occasione dello sciopero generale del
sindacalismo di base , una delegazione di lavoratori\trici è stata
ricevuta in Prefettura dopo il presidio organizzato dalla Cub e dai
comitati No green pass in piazza Mazzini
Quando abbiamo indetto questo sciopero
l'attenzione era rivolta agli infortuni e alle morti sul lavoro in
costante crescita come del resto le malattie professionali. Strano a
dirsi ma se crescono infortuni e morti anche nei mesi di parziale blocco
della produzione vuol dire che le condizioni di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro sono insufficienti
Se infortuni, malattie e morti crescono vuol
dire che si lavora in condizioni di palese insicurezza e precarietà e
nel diprezzo delle normative piu' elementari
Chiediamo al Governo di ripristinare sanzioni
pecuniari e penali a carico dei datori di lavoro inadempienti, a
favorire il rapido inserimento in organico di ispettori asl e delle
direzioni territoriali del lavoro ma anche al rafforzamento del potere
contrattuale dei rappresentanti lavoratori alla sicurezza ormai
risucchiati nella filiera della sicurezza aziendale, in subordine ai
datori di lavoro e ai responsabili di parte datoriale
Il ripristino degli sfratti rappresenta una
minaccia per famiglie indigenti e per quanti, nei mesi del lockdown, tra
occupazioni precari, ammortizzatori sociali e perdite occupazionali,
sono in condizioni economiche cosi' disastrose da cadere nella
incolpevole morosità
Il ripristino poi dei licenziamenti
collettivi, con il baratto tra pochi ammortizzarori sociali e perdita di
posti di lavoro, sancito anche da accordi con i sindacati cgil cisl e uil,
ci sembra l'ulteriore dimostrazione che in questa crisi pandemica i
costi saranno pagati per lo piu' dai lavoratori e dalle lavoratrici
assegnando al contempo alle parti datoriali un potere assoluto.
Se perdiamo potere di acquisto e di
contrattazione, se subiamo i mancati investimenti in scuola e sanità
magari barattandoli con previdenza e sanità integrativa, i lavoratori e
le lavoratrici saranno sempre piu' deboli e ricattabili o ricattati
Siamo assai preoccupati dalle dichiarazioni
del Ministro Brunetta che non intende scorrere le graduatorie degli
idonei nella Pa e cosi' facendo preclude la possibilità di un ricambio
generazionale nei servizi pubblici oggi alle prese con organici
insufficienti che mettono a rischio anche la erogazione dei servizi
pubblici.
Altro elemento dirimente è per noi il Green
pass che giudichiamo del tutto inutile a fini salute pubblica ed è ormai palese sia un provvedimento
non di natura sanitaria ma specificamente politico con il restringersi
degli spazi di democrazia e libertà nei luoghi di lavoro e nella società
chiediamo tamponi gratuiti nelle aziende
pubbliche e private come misura di contrasto alla pandemia, la fine di
ogni libertà di licenziamento e di sfratto, una legge efficace contro le
delocalizzazioni produttive e forti limiti al subappalto che determina
condizioni precarie e ricatti costanti alla forza lavoro
Chiediamo che il Governo riveda le normative in materia di green e investa realmente nella sanità e salute pubblica
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