Perchè lo smart working dovrebbe essere in contraddizione con la quarantena?

 Dopo il mancato finanziamento della quarantena due Faq ministeriali per il personale della Pa destano non poche perplessità e contrarietà

I lavoratori e lavoratrici costretti alla quarantena non potranno beneficiare dello smart working, saranno alla fine costretti a ricorrere a permessi e ferie individuali nel caso abbiano figli\e ammalati di covid o siano costretti alla quarantena per essere entrati a diretto contatto con un positivo al Covid-19

Il lavoro agile  della fase emergenziale  lo prevedeva mentre oggi non sarà possibile cancellando una tutela per i lavoratori e le lavoratrici ma anche una possibilità di continuare a lavorare da casa. Provvedimento del tutto inadeguato anche al solo fine di garantire il lavoro da casa, o si prendono ferie o si ricorrono ai congedi straordinari previsti dal prossimo decreto fiscale, congendi retribuiti al 50% per figli minori di anni 14 in Dad, ammalati di Covid oppure ordinati in quarantena. Per chi ha invece figli piu' grandi ci sarà l'astensione dal lavoro ma senza stipendio.  E' del tutto evidente che la pandemia venga pagata dalla forza lavoro, la questione va ben oltre la scelta dell'individuo di vaccinarsi oppure no, il Governo ci fa pagare direttamente sulle nostre buste paga i costi dell'emergenza

Poco importa se l'articolo 87, comma 1, del Dl 18/2020 preveda che l'assenza dovuta a quarantena sia equiparata  al ricovero ospedaliero ed escluso dal periodo di comporto, un lavoratore sano in qurantena viene obbligato a stare a casa per alcuni giorni senza offrire in cambio la possibilità dello smart. Il lavoratore dovrà quindi ricorrere presumibilmente alla mutua per giustificare l'assenza per la quarantena che puo' durare da 7 a 14 giorni in base al contatto , se ad alto o basso rischio.

Commenti