L'appetito vien mangiando: Enti locali in affanno per i soldi del Pnrr

L'appetito vien mangiando: enti locali e PNRR


Il Recovery Plan sta entrando nella fase di attuazione insieme alla Legge di Bilancio le cui linee guida sono state inviate a Bruxelles per la approvazione.
Stando ai dati non ci sono soldi per potenziare la sanità pubblica, per aggredire la miseria crescente che ormai dilaga anche in quello che un tempo definivamo ceto medio, non ci sono fondi per una revisione significativa delle norme previdenziale per anticipare , rispetto alla Fornero, l'età pensionabile. E le decisioni possibili alla fine scontenteranno tutti, perfino i sindacati complici che pensavano di ottenere, con il loro sostegno al Governo, la revisione della Fornero che invece da qui a un paio di anni tornerà ad essere il faro guida nelle politiche previdenziali

Intanto il Governo italiano chiede a Regioni ed enti locali di gestire 70 miliardi di spesa senza prima avere rivisto le regole di bilancio e di contenimento del debito che impediscono assunzioni adeguate e in tempi rapidi per i servizi pubblici.

Gli enti locali sono particolarmente interessati a questa partita pur sapendo che la loro macchina organizzativa e gestionale è al collasso tra carenze di organico, scarsa formazione del personale e ritardi nell'ammodernamento delle procedure amministrative. Nutriamo dubbi sulla capacità degli enti territoriali di gestire questi enormi flussi di risorse e soprattutto ci chiediamo quali saranno le scelte nel tentativo di raggiungere tale obiettivo.

 Il 46% dei fondi dovrebbero essere spesi nel biennio 2024-25, quando presumibilmente saranno arrivate assunzioni pur in numero inferiore alle reali necessità, quando avranno siglato i nuovi contratti con lo stravolgimento degli attuali profili professionali

Particolare importanza va riservata ai fondi destinati al Sud Italia e ai progetti da realizzare sui quali si scateneranno appetiti illeciti senza dimenticare che la nuova riforma fiscale potrebbe sostituire le addizionali con la riduzione delle entrate nel 50% dei Comuni.

Sullo sfondo dell'autonomia differenziata, nella realizzazione degli obiettivi del PNRR si apriranno innumerevoli contraddizioni e il rischio è di trovarci nel frattempo con Comuni sempre meno funzionali alla erogazione dei servizi al cittadino, con poco personale e assunzioni pensate per ottenere i fondi europei senza alcuna discussione sulla finalità dei progetti di rilancio

 

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