Il Green pass visto dai padroni

 Un documento di Confindustria spiega bene come i padroni vedono il Green pass, Ne consigliamo vivamente la lettura per capire che il Foglio Verde non è uno strumento per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro ma qualcosa di diverso e assai pericoloso per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

Innanzitutto Confindustria rivendica gli stessi protocolli della sicurezza difesi dai sindacati firmatari, quei protocolli che abbiamo giudicato insufficienti nei mesi pandemici perchè non implementavano pulizie, igiene e sanificazioni scaricando in tanti casi sui singoli lavoratori la tutela della loro salute. Il distanziamento sociale non sempre è possibile specie in alcuni ambiti produttivi, pensiamo poi alle mascherine ffp2 distribuite con il contagocce per comprendere come certi luoghi andassero chiusi e non tenuti aperti nei mesi di maggiore contagio.

Quei protocolli poi sovente non sono stati sufficienti a prevenire i contagi e decine di Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza sono stati sospesi o sanzionati per averne evidenziato limiti e criticità.

A partire dal 15 Ottobre, alcuni lavoratori lavoratrici prescelti dal datore di lavoro dovranno fare da sorveglianti e controllare il Green pass, una aberrazione se pensiamo che queste mansioni di controllo si aggiungeranno a quelle già svolte nella normale attività lavorativa

Nelle imprese con meno di 15 dipendenti non sono esclusi poi provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento, per i non possessori del green pass , imprese per le quali l'assenza causata da green pass non potrà essere superiore ai 10 giorni rinnovabili una sola volta.

Il lavoratore senza green pass nei settori privati almeno dovrà comunque presentarsi regolarmente ai cancelli dell'azienda, è quanto scritto nel documento di Confindustria

Ci sembra evidente che non si voglia predisporre tamponi gratuiti a carico dei datori di lavoro che rappresenterebbero lo strumento adeguato a tracciare i contagi e a prevenirne la diffusione. Altro discorso meriterebbe il potenziamento della sanità e della medicina preventiva e del lavoro a fronte dei casi emblematici di migliaia di uomini e donne che da mesi vedono rinviate importante operazioni.

E' del tutto palese che il Green venga imposto ai lavoratori ma non ad altri soggetti, almeno nei settori privati e secondo lo scritto confindustriale, che per altri motivi accedano ai luoghi di lavoro.

Ora se i padroni sono in prima linea nella promozione e nella difesa del Green Pass, qualche dubbio non dovrebbe sorgere al mondo sindacale sulla efficacia e sulla reale natura di questo documento?

Ps rinviamo ad altra puntata la questione della vaccinazione e il dibattito che imperversa tra quanti asseriscono che il sindacato non dovrebbe difendere i lavoratori senza green pass (scelta individuale e non di classe) e chi invece  assume posizioni opposte  o chi ancora non entra nel merito del vaccino schierandosi apertamente contro il Foglio verde e la sua funzione padronale

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