Contratto decentrato al Comune di Pisa: è bene informarsi!!

Informativa al personale sulle trattative per il Contratto Decentrato 2021 al Comune di Pisa


In queste settimane sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto decentrato. E' bene informare i lavoratori e le lavoratrici su come stanno le cose senza girarci attorno.

Per le p.e.o. (progressioni orizzontali) la parte pubblica aveva proposto una percentuale massima del 35% del personale fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione e pari ad euro 250.000,00, in trattativa siamo riusciti ad ottenere di incrementare la percentuale al 45% degli aventi diritto, con progressioni spalmate su due anni nella speranza che su questa aliquota faccia finalmente chiarezza il nuovo CCNL.

La RSU, appoggiata delle OO.SS. provinciali CUB e FP-CGIL, ma non dalle oltre sigle sindacali, aveva proposto anche dei nuovi criteri per gli ex equo, criteri più equi che tenessero anche conto della promessa fatta agli ex apicali al 01/01/2018 che non avevano potuto godere, come gli altri, nel triennio 2016-2018 dell’ultime progressioni economiche orizzontali, in quanto solo con la firma del CCNL del 21/05/2018 erano stati introdotti i nuovi livelli apicali (A6, B8, C6 e D7). Se vi ricordate avevamo proposto già dal 2019 le p.e.o. per gli ex apicali, proposta poi bocciata da questa Amministrazione. 

Poi con i vari pareri ARAN, della Ragioneria dello Stato ed infine della sentenza della Corte dei Conti Sezione Toscana che intervenivano rispettivamente sul requisito dei 24 mesi nella posizione economica e sull’aliquota dei dipendenti che possono godere delle p.e.o. non era più possibile pensare ad un turno di progressioni solo per gli ex apicali ma come vi avevamo spiegato nell’assemblea generale del dicembre 2020 avremo cercato, a parità di voto, di favorire in qualche modo gli ex apicali che costituiscono oggi ormai una quota veramente residuale di dipendenti. Purtroppo parte pubblica non ha accolto questi criteri con la soddisfazione anche di alcuni delegati RSU e di alcune sigle sindacali con la memoria corta.

La parte pubblica ha presentato nuovi criteri per la indennità condizione lavoro (rischio, disagio e maneggio valori), noi abbiamo risposto avanzando risposte scritte e obiezioni. A nostro avviso la parte pubblica vuole accrescere l’indennità condizione lavoro per pochi ma con il rischio di escluderne l'erogazione a molti che fino ad oggi l'hanno percepita. E noi saremmo anche disponibili ad accogliere la proposta dell’Amministrazione se avessimo la garanzia che all'atto pratico non rimanessero esclusi tanti dipendenti. 

Sappiamo che una indennità del genere deve essere giustificabile davanti a eventuali controlli del Mef, per questo abbiamo presentato una proposta che crediamo salvaguardi quasi la totalità del personale. Su questa proposta non c'è stata risposta, anzi la parte pubblica continua a ritenere la sua ipotesi migliore e la sola da sostenere, affermando contrariamente che la loro proposta abbraccia almeno il 90% del personale. Siamo consapevoli che non tutti\e corriamo gli stessi rischi ma se aumentare la indennità ad alcuni significa escludere parte dei colleghi\e che fino ad oggi l’hanno percepita, non siamo d'accordo.

Abbiamo presentato anche una nuova proposta sul maneggio valori, che rientra nell’indennità condizione di lavoro, certi che alcuni colleghi fino ad oggi siano stati inspiegabilmente esclusi.

Sempre la parte pubblica ha chiesto l'aumento delle Posizioni Organizzative, noi non concordiamo con questa ipotesi, siamo certi che alcune P.O. siano sottopagate ma semmai sono proprio i criteri di gradazione delle stesse a dovere essere riviste.

Parte pubblica ha presentato anche una proposta di revisione delle specifiche responsabilità con proposte economiche che accentuano la sperequazione tra livelli. Anche in questo caso abbiamo presentato una nostra proposta cercando di contenere la sperequazione tra le diverse categorie ed il frazionamento dell'indennità il tutto sulla base del principio di rotazione delle specifiche, anche previa formazione del personale individuato e sull'assegnazione annuale delle stesse. La trattativa con parte pubblica su questo istituto non è ancora iniziata.

Infine come già fatto nel precedente contratto, siamo anche convinti che si debba accrescere l'importo della indennità di servizio esterno per la Polizia locale, tant'è che questa proposta è stata presentata e portata da noi avanti contestualmente a quella della condizione lavoro, ma non nei termini proposti da alcuni delegati e da alcune sigle sindacali che guardano, da sempre, solo al loro orticello e mai agli interessi della totalità del personale e nel corso degli anni crediamo abbiano ben poco tutelato anche gli interessi della singola categoria (sesta porta docet).

Ricordiamo che incrementando i vari istituti contrattuali si diminuisce la produttività percepita con la performance che sappiamo essere gestita in termini discrezionali da dirigente a dirigente il che creerà non pochi problemi al momento delle p.e.o., altro tema dirimente nella contrattazione decentrata.
 
La scelta potrebbe essere quella di aumentare alcuni istituti contrattuali, a svantaggio della performance, noi vorremmo che una eventuale scelta di questo tipo non determinasse sperequazioni salariali tra i dipendenti e tra settori, per questo abbiamo avanzato alcune proposte di incremento più contenute di quelle proposte dall'amministrazione che invece sembrerebbe rispondere solo ad una idea del salario accessorio sempre più diseguale.

Le trattative sono in corso, è bene ricordare che una parte dei delegati hanno addotto la motivazione delle trattative on line per non essere presenti (ormai ma due anni) ma anche quando si è fatto un incontro in presenza non si sono visti.

Allora è bene domandarsi quale sia il nostro ruolo sindacale e a quali obiettivi miriamo. Da parte nostra la risposta è semplice: noi guardiamo agli interessi generali dei dipendenti comunali e non a singoli uffici o direzioni, se lo facessimo il ruolo delle rsu sarebbe quello di lobby di potere che mirano alla tutela di pochi a discapito della maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici.

In ultimo ricordiamo che le bozze di revisione di questi istituti contrattuali che stanno impropriamente girando tra i dipendenti, rimangono tali fino al termine della contrattazione con la parte pubblica e comunque la parola finale sarà sempre data ai dipendenti nella prossima assemblea generale.

delegati\e RSU e le OO.SS.
FP-CGIL e CUB 

 

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