Contratti pubblici e dipendenti della Pubblica amministrazione: la verità venga a galla

 Da anni i dipendenti pubblici sono oggetto di invettive e campagne denigratorie, il sapiente utilizzo della stampa per amplificare singoli episodi è stato dirimente per costruire nel paese un clima di sfiducia verso i servizi pubblici e il personale che vi opera.



Da anni milioni di lavoratori e lavoratrici attendono la firma di alcuni contratti della PA, quelli siglati hanno visto aumenti del 6 per cento a fronte di un aumento del costo della vita che arriva al18 per cento.

Eppure, nonostante l'evidenza dei fatti e dei numeri, il Ministro dell'economia Giorgetti parla di recupero pazzesco sui contratti pubblici. La forza lavoro pubblica italiana è la meno pagata dei paesi Ue ma viene invece considerata privilegiata. Un contratto che va dal 2021 al 2024 ancora da siglare (e con perdita del potere di acquisto ormai certa), un secondo contratto tra il 2025 e il 2027 per il quale hanno stanziato risorse già dimostratesi insufficienti stando al  costo della vita

E ancora una volta la situazione più critica riguarda gli Enti locali con disparità di trattamento economico al loro interno e stipendi più bassi degli altri comparti, anche il fatidico allineamento tra stipendi della PA si è perso per strada.

Per rendere meno amara la pillola hanno parlato di anticipo degli aumenti ma senza rivedere l'importo destinato che poi rappresenta, per la sua inadeguatezza, il vero problema. Il Governo sapeva di mettere poche risorse rispetto al costo della vita ma ha preferito non guardare alla realtà per avere soldi da destinare al Riarmo. E davanti alle proteste, legittime, della forza lavoro hanno chiesto ai loro giornali di sciorinare delle cifre dalle quali il cittadino trae una immagine del tutto errata, crede che gli aumenti siano anche troppi perchè nessuno gli racconta che nella cifra sbandierata si trovano i soldi già erogati, la miseria della indennità di vacanza contrattuale, gli anticipi sul prossimo contratto, anni di ritardi che fanno lievitare, pur di poco, la cifra totale delle spettanze dovute. 

Se racconti al cittadino che l'aumento è di quasi 200 euro dovresti prima di tutto avere la onestà intellettuale di raccontare la realtà, di raffrontare le cifre erogate con il potere di acquisto perduto, quanti anni di mancata copertura contrattuale sono interessati a questa cifra avere contezza degli aumenti netti in busta

Ma ormai a dominare sono gli annunci, le giravolte di sindacati che da un giorno all'altro si rimangiano gli impegni assunti e firmano accordi senza recuperare potere di acquisto o dicono l'esatto contrario di quanto avevano asserito per mesi come raccontare che il decreto PA permetterà di accrescere il salario accessorio quando invece giunte anche guidate dal centro destra non intendono incrementare la parte fissa dei fondi della produttività. 

E intanto si persevera nella narrazione a senso unico dei dipendenti pubblici che a breve percepiranno gli arretrati contrattuali pari a migliaia di euro fino agli aumenti di 300 euro al mese. Peccato che queste cifre siano del tutto infondate e oltre al venir meno delle risorse per recuperare potere di acquisto dovremo fare presto i conti con nuovi processi di privatizzazione e contrazione delle risorse del welfare..

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