Crosetto, Mattarella e i piedi italici su due staffe

 L'audizione del Ministro Crosetto in Parlamento deve essere ascoltata per farsi una idea a cosa si sia ridotta la politica estera.

Informativa del Ministro Crosetto su Global Sumud Flotilla e fronte Est dell’Europa



Portare sollievo alle popolazioni colpite dalla crisi,  gli aiuti umanitari sembrano l'obiettivo primario del Governo e in riferimento alla Flottilla l'invio delle navi militari è finalizzato a tutelare i cittadini italiani e non a entrare in guerra con un paese amico

In sostanza le navi militari in acque internazionali, arrivate dopo due attacchi di droni alla flotta, servono a tutelare i cittadini italiani come accade con i pescatori che si avvicinano alle coste libiche ma soprattutto a salvare la faccia di un impresentabile Governo appiattito sulle posizioni Usa di sostanziale appoggio ad Israele.

La reazione di Israele nelle proprie acque internazionali preoccupa Crosetto perchè la missione umanitaria della flotta è considerato un atto ostile, fino ad oggi quanto accaduto in acque internazionali era stato oggetto di derisione e sminuimento della stampa di destra e filo governativa, l'intervento di Crosetto rappresenta una novità o piuttosto la risposta a una opinione pubblica italiana schierata a fianco del popolo palestinese e sempre meno accondiscendente verso la politica estera del Governo Meloni?.

L'obiettivo è portare gli aiuti a chi ne ha bisogno ergo ben venga l'iniziativa della Chiesa e in quella direzione si muove anche   l'intervento del Presidente Mattarella che in sostanza chiede ai naviganti di fermarsi a Cipro rinunciando a denunciare ulteriormente il blocco degli aiuti umanitari imposto dall'IDF con la morte per fame di centinaia di palestinesi.

L'Italia continua a rigettare la accusa di complicità nel Genocidio avendo mandato (lo ascoltiamo dall'intervento del Ministro) per prima le navi con aiuti umanitari, non una parola viene tuttavia spesa sul memorandum che lega Italia ad Israele

Leggiamo dalla rete e se quanto riportiamo è errato ci venga detto pubblicamente

Dal 2022, Leonardo è presente direttamente nel Paese grazie all’acquisizione di RADA Electronic Industries, specializzata in radar tattici anti-droni e sistemi di protezione attiva per veicoli blindati. Dalla fusione con Leonardo DRS è nata DRS RADA Technologies, con tre stabilimenti in Israele e centinaia di dipendenti. Non un semplice fornitore, dunque, ma un ingranaggio interno del sistema militare-industriale israeliano.
 
I prodotti di Leonardo hanno avuto un ruolo concreto nella guerra su Gaza. I blindati Eitan delle Israel Defence Forces, equipaggiati con sistemi di protezione attiva e radar firmati DRS RADA, sono stati impiegati fin da subito nell’invasione della Striscia, a seguito dell’attacco del 7 ottobre. Lo stesso vale per i bulldozer corazzati Caterpillar D9, macchine da guerra utilizzate per radere al suolo case e infrastrutture palestinesi, anch’essi dotati di sistemi sviluppati da Leonardo. Questi mezzi – come spesso accade nell’industria bellica – vengono presentati come “battle tested”: collaudati direttamente sulla pelle dei civili palestinesi.
 
Ma la lista non si ferma qui. Attraverso la controllata DRS Sustainment Systems, con sede negli Stati Uniti, Leonardo fornisce alle IDF gli speciali carrelli capaci di trasportare blindati e bulldozer di oltre 70 tonnellate. Un contratto da oltre 15 milioni di dollari, finanziato tramite le Foreign Military Sales americane, è stato siglato alla fine del 2023 e prevede la consegna di decine di esemplari entro il 2026.
 
Questa fitta rete di forniture dimostra che le mani di Leonardo – e quindi dello Stato italiano – sono sporche del sangue di Gaza. Non si tratta di rapporti occasionali o marginali, ma di una presenza industriale radicata e di una collaborazione strutturale che lega indissolubilmente l’Italia al genocidio in corso.
 
Il governo Meloni continua a negare ogni responsabilità, mentre difende il Memorandum militare Italia-Israele e ignora le richieste, arrivate anche da gran parte dell’Unione Europea, di sospendere gli accordi con Tel Aviv. Così, mentre decine di migliaia di palestinesi vengono uccisi o ridotti alla fame, l’Italia si presenta al fianco di Israele non solo come alleato politico, ma come fornitore di armi e complice diretto della sua macchina di morte.

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Crosetto chiede aiuto a maggioranza e minoranza a tutela della sicurezza dei cittadini , italiani e non, per arrestare la navigazione in acque internazionali ammettendo che una volta entrati nelle acque di Israele qualunque azione decisa da quel paese non sarà contrastata

E da qui l'entrata in gioco della CEI e del Presidente Mattarella che si muove, eccezion fatta per qualche distinguo, sulla stessa linea del Governo Meloni e non ci pare abbia mai fatto mancare la sua firma anche a decreti assai discussi come il Pacchetto Sicurezza Quanti pensavano al presidente della Repubblica per difendere l'art 11 della Costituzione e per assumere posizioni avanzate e di aperto contrasto del genocidio dovranno quindi ricredersi.


Riportiamo la nota integrale del Presidente della Repubblica lasciando al lettore ogni ulteriore riflessione e commento

"Appello alle donne e agli uomini della Flotilla"

«Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di porre a rischio l’incolumità di ogni persona.

A questo scopo e al fine di salvaguardare il valore dell’iniziativa assunta – valore che si è espresso con ampia risonanza e significato – appare necessario preservare l’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione in sofferenza.

Mi permetto di rivolgere con particolare intensità un appello alle donne e agli uomini della Flotilla perché raccolgano la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme - anch’esso impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla popolazione di Gaza - di svolgere il compito di consegnare in sicurezza quel che la solidarietà ha destinato a bambini, donne, uomini di Gaza».

 

Sergio Mattarella

Presidente della Repubblica Italiana

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