La fiera delle progressioni orizzontali a cura della CUB COMUNE PISA
La fiera
delle progressioni orizzontali a cura
della CUB COMUNE PISA
La
Magistratura contabile contro la forza lavoro
La prima considerazione riguarda la Sentenza della Corte dei
Conti che impone il limite invalicabile del 50% degli aventi diritto come
soglia massima per le Peo. La Magistratura contabile interviene chirurgicamente
per colpire le legittime aspettative della forza lavoro e limita le
progressioni di carriera, bene farebbero i sindacati a mobilitarsi contro
decisioni che nei fatti delegittimano la contrattazione sindacale invece di far
finta di nulla come per altro accade con
i buoni pasto fermi alla ridicola cifra di 7 euro, ormai da tanti anni, per una
decisione governativa e mai adeguatamente contrastata.
In virtù di un accordo sindacale al Comune di Pisa ci saranno
le progressioni per l’anno 2024 con decorrenza 01/01/2024. Ancora una volta
partiamo con grande ritardo e su questo è già intervenuta la Cgil con una nota
informativa che riassume le questioni senza entrare nel merito di alcune
problematicità
Le questioni dirimenti
·
Anche
facendo per tre anni di seguito le Peo, o per 4 anni come richiesto, rimarranno
fuori dei dipendenti per le valutazioni troppo basse e per il limite del 50 %
degli aventi diritto. Si corre il rischio di perdere per strada un certo numero
di colleghi in virtu’ di valutazioni dirigenziali che di oggettivo hanno ben
poco, a quanti pensano che le progressioni di carriera dovrebbero spettare a
esigue minoranze (dando per scontato di farne parte) rispondiamo che in molti
contratti nazionali gli scatti di carriera avvengono per anzianità di servizio
e per tutti e non sulla base dell’indice di gradimento dirigenziale.
·
Se
le Peo dipendono da valutazioni e da anzianità, chi è stato assunto da pochi
anni (oltre i tre che rappresentano il requisito minimo) rischia di non
accedere alla Peo subendo una disparità di trattamento a mero svantaggio dei
più giovani (con minore anzianità di servizio). Ora chi scrive è entrato
nell’Ente da diversi anni ma siamo consapevoli che gli accordi sindacali dovrebbero
tutelare tutti\e, gli esclusi dalle Peo possono avere dei punti aggiuntivi che
restano comunque troppo pochi e insufficienti ai fini della progressione se
paragonati all’anzianità di servizio (definizione da alcuni giudicata
impropria perché il riferimento è all’area e al profilo).
Sarebbe necessario fare due conti, ad esempio, chi ha avuto
la PEO nel 2022 o 2023 non potrà partecipare alla selezione ma si corre il
rischio che chi l’ha avuta dal 01/01/2021 possa riprenderla a differenza di chi
è rimasto escluso. E questo a noi non sembra giusto perché nell’arco di pochi
anni potremmo trovarci con ulteriori disparità economiche!
Il punteggio per la graduatoria prevede 80 punti per la
performance e 20 per la esperienza professionale, ora noi non abbiamo una
soluzione (la sola sarebbe quella di eliminare la sentenza della Corte dei
Conti per consentire ipoteticamente al 100 per cento del personale di
effettuare una Peo ) ma in ogni caso qualsivoglia criterio (maggiore peso alla
valutazione a discapito della anzianità) sarebbe penalizzante per molti di noi.
Ai dipendenti che non abbiano conseguito progressioni
economiche da più di sei anni, ne parlavamo sopra, il massimo del punteggio
aggiuntivo è del 3% per chi non ha avuto da oltre 8 anni la PEO (lo indica il contratto nazionale) e non ci
sembra una garanzia sufficiente a tutela degli esclusi.
Altra criticità è rappresentata dalla anzianità nel profilo,
stiamo pensando a chi per motivi di salute è uscito dalla Polizia Municipale,
da ruoli tecnici (ad esempio per inabilità alle movimentazioni di carico) o
dalla scuola e magari lavora in Comune da 30 anni ma si trova ad avere una
anzianità di servizio nel profilo ridotta. Anche in questo caso, premiando gli
anni nel profilo (qualunque esso sia) si penalizzerebbero i colleghi che hanno
tanta anzianità di servizio ma non nel profilo di cui sono in possesso
ora.
Come funzionano i punteggi? Per ogni anno intero di anzianità
nella stessa area e profilo avrà un peso di 2 punti per un massimo di 10 anni e
il Punteggio totale attribuibile al massimo è di 20 punti.
Sappiamo bene che le PEO rappresentano un vantaggio per ogni
singolo lavoratore: si tratta di soldi stabili, che contano anche ai fini
pensionistici e che, una volta ottenuti, non si perdono più. Tuttavia, le
regole che attualmente regolano l'accesso alle PEO — stabilite sia a livello
nazionale che decentrato — si sono rivelate spesso discutibili. Per questo
pensiamo che, in futuro, si debba aprire una riflessione complessiva: non solo
sulle regole, ma anche sull’opportunità stessa di continuare a investire
risorse stabili in questo strumento, se il risultato è che per molti lavoratori
resta inaccessibile per anni.
A noi interessa poco elargire consigli e disposizioni
tecniche, ci preme piuttosto evidenziare, come dovrebbe fare il sindacato
recuperando un ruolo critico e conflittuale,
le criticità incontrate senza nascondersi dietro un insieme di regole
inique e parziali, dietro contratti nazionali che ci hanno fatto perdere potere
di acquisto e di contrattazione.
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