Non saremo complici : presidio oggi davanti alla Prefettura di Pisa
FERMIAMO LE COMPLICITA' DEL GOVERNO CON IL GENOCIDIO IN PALESTINA.
CON LA FLOTILLA MOBILITIAMOCI SABATO 20 SETTEMBRE VERSO LO SCIOPERO GENERALE DI LUNEDÌ 22
Realtà promotrici:
-Potere al Popolo!
-Comunità palestinese
-Rete dei comunisti
-Unione sindacale di Base
-Cambiare Rotta
-Coordinamento per il Boicottaggio di Israele
-Associazione La Rossa Lari
-Movimento no Base né a Coltano né altrove
- Confederazione Cobas Pisa
- CUB
Saremo sabato 20 settembre ore 18 in presidio alla prefettura di Pisa, in Piazza Mazzini per denunciare la complicità del governo Meloni con il genocidio del popolo palestinese.
Denunciamo allora la connivenza e le scelte di questo governo, che continua a sostenere impunemente Israele, aumentare la spesa militare e rafforzare la politica bellicista dell'UE e della NATO, mentre taglia i servizi pubblici e la spesa sociale.
Le mobilitazioni a sostegno della Palestina e della Global Sumud Flotilla stanno dimostrando che è possibile opporsi a tutto ciò.
I portuali genovesi del CALP dell'Unione Sindacale di Base , a seguire la Cub e altre sigle di base hanno convocato lo sciopero generale per la giornata di lotta del 22 settembre e in tantissimi settori del mondo del lavoro e della società stanno rispondendo alla chiamata. Saranno i lavoratori, gli abitanti dei quartieri popolari e gli studenti a rimettere al centro della politica le vere esigenze dei popoli, a fianco della Palestina e contro l'imperialismo, ma anche per i diritti negati in questo Paese.
Oggi è sempre più necessario la fine del genocidio in Palestina, l'apertura immediata di corridoi umanitari, sanzioni e la rottura di ogni accordo politico, diplomatico, istituzionale e commerciale con Israele, che si dimostra uno stato terrorista e pericolo per l'umanità. La mobilitazione non si ferma e ci prepariamo anche alla manifestazione nazionale del 4 ottobre.
Oggi che vediamo i tank di Israele entrare a Gaza, il silenzio del governo Meloni dimostra ancora una volta la corresponsabilità con quello che sta avvenendo, che si collega alle parole che esponenti dell'esecutivo e la stessa premier hanno espresso sulla missione umanitaria della Flotilla.
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