Enigma progressioni e atto di indirizzo sul rinnovo del contratto nazionale enti locali
Nell'arco di una settimana arriverà l’atto di indirizzo per rinnovare il contratto degli Enti locali che avverrà con la riforma degli ordinamenti professionali e solo dopo con lo sblocco dei fondi decentrati.
Proviamo allora a sintetizzare in alcuni punti le questioni salienti
- I rinnovi contrattuali saranno calcolati con il codice Ipca e perderemo potere di acquisto
- Il rinnovo del ccnl avverrà solo dopo l'assenso ai profili professionali e alla costituzione della nuova area quadri
- In gioco c’è l’applicazione locale di quello che la manovra ha previsto e finanziato per le Funzioni centrali: per far partire i nuovi ordinamenti, e costruire l’architettura che culmina nell’area delle «elevate professionalità», andrà destinato il 5,5 per mille della massa salariale, mentre allo scongelamento dei fondi per il salario accessorio andrà il 2,2 per mille.
- Una parte dei soldi stanziati servirà all'area Ep (area quadri), ancora da capire l'effettivo incremento dei fondi decentrati sui quali gravano i soliti tetti di spesa .
- Non saranno 118 euro medi in busta paga, la cifra è lorda e quindi i livelli medi avranno, se va bene, poco piu' di 60 euro, una ventina dovrebbero essere destinati all'incremento dei fondi decentrati, cifra probabilmente insufficiente a coprire l'aumento di alcuni istituti contrattuali (e quindi a discapito della produttività generale).
- Negli enti locali tutte le novità sono a carico dei bilanci, ci sarà da vedere se lo Stato stanzierà il necessario agli Enti locali e gli aumenti contrattuali incideranno sul rapporto fra la spesa di personale e entrate stabili.
- In 10 anni abbiamo perso il 40% dei fondi destinati alla formazione e si sono acuite le disuguaglianze salariali con la dirigenza che vede i salari crescere il doppio di quelli degli altri dipendenti.
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