Se il Parco contesta la nuova base militare...ci spiegate dove sta il coinvolgimento del territorio?
La storia si ripete, le amministrazioni di centro sinistra, centrodestra e grilline sono state alla guida delle città di Pisa e di Livorno ma per quanto concerne i rapporti con il settore militare la musica è rimasta invariata. Tutte le Giunte, chi più, chi meno, hanno assecondato progetti nazionali o internazionali come il potenziamento della base militare Usa e Nato di Camp Darby, le amministrazioni locali e regionali hanno messo a disposizione uffici e servizi per la realizzazione dei collegamenti via mare al Porto di Livorno e via ferrovia con la rinascita della stazione dismessa di Tombolo.
Gli ambientalisti che erano usciti pubblicamente contro l'ampliamento della base stati tacitati (non ce ne vogliano) con la promessa Usa di piantare un numero di alberi maggiore di quelli distrutti.
Chi invoca interventi sul territorio per favorirne l'economia dovrebbe spiegarci quale sia l'impatto sul turismo di una base militare, forse qualche effetto potranno averlo gli immobiliaristi se alcune decine di famiglie dei militari stanziati a Camp Darby dovessero cercare casa tra Pisa e Livorno, ipotesi da verificare concretamente viste le norme di sicurezza imposte ai cittadini americani all'estero-
La militarizzazione dei territori non porta beneficio alcuno ma la Bussola Europea ha tracciato le linee guida per costruire una grande industria di armi a livello continentale, un esercito comune e politiche industriali funzionali a questi progetti
E' significativa la presa di posizione dell'Ente Parco Migliarino e San Rossore che contesta la nuova base militare di Coltano dopo avere subito l'ampliamento di Camp Darby .
E le parole del Presidente Bani sono assai esplicite sulla inopportunità di collocare la base in una area protetta da vincoli ambientali e paesaggistici ma contesta il mancato coinvolgimento della popolazione e l'utilizzo del PNRR per fini di guerra. E il presidente Bani, ex socialista poi approdato al Pd, è il primo esponente del centro sinistra ad avere assunto una posizione critica dopo la svolta bellicista del segretario Letta.
Ritengo che siano state sbagliate le modalità con le quali si è approdati al via libera. E si potrebbe anche discutere a lungo sulla necessità di dover realizzare una vera e propria base militare, in aggiunta a quelle già esistenti sul nostro territorio, in una zona protetta da precisi vincoli ambientali quale è Coltano"
Ho appreso la notizia con preoccupazione e stupore - prosegue Bani - in particolare mi ha turbato la scelta di non coinvolgere, in un processo quantomeno di informazione, gli enti locali e la popolazione residente nella zona. Senza considerare, ovviamente, l'esistenza di precise limitazioni volte a ridurre l'impatto ambientale in un'area inserita all'interno di un parco naturale
Da Pisatoday
Commenti
Posta un commento