Spese militari: l'ennesimo voltafaccia? Draghi con le vele spiegate all'orizzonte

Non da ora è stato deciso l'incremento delle spese militari, a sottoscriverlo furono i governi della Ue nel lontano 2014, doveva essere un incremento graduale poi frenato dalla crisi pandemica. Alcune nazioni hanno aspettato anni per poi decidere incrementi sostanziosi come il caso della Germania. In Italia il Mov 5 Stelle è parso in disaccordo con l'incremento della spesa militare, sono bastati pochi giorni perchè le perplessità, contrarietà sarebbero state eccessive per chi ormai governa stabilmente da anni, rientrassero decidendo il voto a favore del decreto Ucraina. Conte dice che gli aumenti saranno graduali ma a prescindere dalla tempistica saranno pur sempre aumenti e votarli vuol dire fare l'ennesima scelta di campo. In questi anni l’aumento delle risorse pubbliche a favore delle armiha registrato un aumento costante come il flusso dei denari europei a favore di poche industrie di armi del vecchio continente, flusso continuato imperterrito anche nei due anni pandemici quando si lesinavano fondi alla sanità pubblica. Se Trump aveva impoosto ai 19 paesi Nato l'aumento della spesa militare la Ue si è adeguata supinamente e oggi rilancia il progetto di costruire un proprio esercito che comporterà ulteriori aumenti di spese per le armi. Solo l'Italia spenderà in più 14 miliardi all’anno – 140 in dieci anni – e questi soldi saranno sottratti ad altri capitoli di bilancio come welfare, istruzione e sanità- Nessuna crisi all'orizzonte anzi il Governo è più forte di prima con il sostegno di Fdi e la proposta di alcuni suoi parlamentari di finanziare la spesa militare con il Reddito di cittadinanza Da anni crescono costantemente, assai prima della guerra in Ucraina le spese militari, in Usa si attestano a oltre 800 miliardi di dollari all’anno, nei paesi Ue invece a 235 miliardi ma questa cifra è già destinata a cospicui incrementi a partire dalle prossime settimane Si racconta di grandi spese militari della Russia che invece si attesta a 70 miliardi annui. Non ci sarà alcuna crisi governativa in Italia , il partito unico delle spese militari, nel nome della Nato e della Bussola europea è più forte che mai e corre a vele spiegate verso politiche di sacrifici e di tagli sociali per supportare il riarmo

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