Livorno: presidio contro la guerra

 riceviamo e pubblichiamo

Questo è il testo del volantino che sarà diffuso oggi alla
manifestazione contro la guerra. l'appuntamento è alle ore 16,30 in
Piazza Grande - Livorno.

FERMIAMO LA GUERRA

Contro ogni forma di imperialismo
Contro la guerra in Ucraina

Il 24 febbraio la Russia ha invaso l'Ucraina bombardando le principali
città, il conflitto sta proseguendo causando centinaia di vittime e
distruzioni materiali. Condanniamo fermamente queste azioni che
colpiscono in primo luogo la popolazione civile. Le classi sfruttate e
oppresse dell'intero continente stanno già pagando le conseguenze
umanitarie e sociali di questa guerra. I governi degli Stati Uniti e
della Gran Bretagna, dell’Unione Europea e della Russia si contendono il
potere con armi ed eserciti giocando sulla nostra pelle. La NATO dopo
aver portato con la Russia l'escalation fino allo scontro ne approfitta
per consolidarsi e serrare le proprie fila, incrementa la presenza di
contingenti militari nella regione e consegna carichi di armi
all’Ucraina, oltre ad aver imposto sanzioni alla Russia che in gran
parte graveranno sulla popolazione.

Stop all’invio di armi in Ucraina! Ritirare subito le truppe italiane
dall’Europa orientale!
- Il governo italiano spinge il paese verso la guerra. 1350 militari
inviati in Romania e Ungheria. Potenziamento delle missioni in Lettonia,
Romania e Mar Nero con ulteriori 605 unità, mezzi corazzati, navi e
aerei. Questo incremento del contingente NATO costa 174 milioni di euro.
Altri 2000 militari sono pronti a intervenire in caso il governo lo
ritenga necessario.
- Dall’aeroporto di Pisa sono partiti i primi carichi di armamenti per
l’Ucraina. Saranno missili terra aria Stinger, controcarro Spike,
mitragliatrici leggere e pesanti, munizioni, mine anticarro ad essere
consegnate all’Ucraina. Fino a 150 milioni di euro di materiale bellico
per alimentare la guerra. Le armi italiane sono utilizzate da entrambi
gli schieramenti, l’industria bellica fa affari d’oro.
- La dichiarazione dello stato di emergenza per la situazione in Ucraina
lascia mano libera al governo nel prendere questo genere di misure.
Altri 110 milioni sono stati inviati dall’Italia al governo di Kiev.
Dobbiamo costruire un'opposizione antimilitarista per impedire la
partecipazione italiana alla guerra e fermare la potente iniezione di
armi e denaro nel conflitto in corso.

Per fermare l’ampliamento della base USA di Camp Darby
Già oggi arsenale e nodo determinante per la logistica di armi e mezzi
nel Mediterraneo e non solo. L’ampliamento della base prevede tra
l’altro la creazione di una nuova linea ferroviaria, che trasporterà
fino a due treni carichi di armi ogni giorno.

Per impedire l’aumento delle spese militari.
Nel 2022 le spese militari hanno superato i 26 miliardi di euro e con
questa guerra aumenteranno. Nel 2021 1 miliardo e 100 milioni sono stati
spesi solo per le missioni militari italiane tra cui gli interventi
neocoloniali in Africa.

Solidarietà internazionalista
Non collaboriamo con la guerra, scioperiamo nei settori strategici per
il trasporto di armi e equipaggiamenti militari, nei porti e nelle
ferrovie. C'è bisogno di uno sciopero generale. Fermiamo le produzioni
belliche. Disertiamo la guerra.

Coordinamento cittadino per il ritiro delle missioni militari italiane

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