Come i social influenzano la politica internazionale.....

 

Non dobbiamo mai dimenticare che siamo Resistenza

"Se volete dare un altro messaggio all’Occidente, deve essere un messaggio d’amore, un messaggio di verità" Mahatma Gandhi

 

Di Laura Tussi 

Come i social influenzano la politica internazionale con mezzi massmediali sempre più pregnanti per distrarre vasti margini di popolazione 

Cosa intendiamo realmente con i termini social e media? Da sempre coloro che vogliono esercitare il controllo, ossia la politica e l’economia globali, hanno utilizzato mezzi di comunicazione sempre più sofisticati ed evoluti per influenzare il pensiero di larghe frange della popolazione umana.

La cinematografia: il primo social della storia per ottenere il consenso della popolazione durante il regime fascista e nazista

Un caso emblematico è quello dell’utilizzo nel passato della cinematografia al fine di influenzare il pensiero tramite i cinegiornali e la propaganda durante il regime nazifascista.

L'evoluzione dei mezzi social di consenso per dirigere il potere e tenere in scacco le masse popolari

Nel corso degli anni i mezzi sono diventati sempre più evoluti e sono più incisivi in forme differentemente più o meno plateali, ma molto più sofisticate e incisive sulla psiche umana ad esempio con l’avvento di Internet.

Internet e la propaganda di regime sempre più estesa e plateale per potenziare la catena di controllo del sistema di potere

La creazione di piazze virtuali apparentemente democratiche e libertarie e socializzanti si sono dimostrate invece efficaci mezzi di controllo e di compressione delle pulsioni di denuncia e influenzando le reali presenze e le azioni vere nelle piazze durante le manifestazioni, comprimendo il tutto in azione virtuali e apparentemente libere e risolutive.

Questi nuovi mezzi di socializzazione e comunicazione costituiscono un autentico pericolo per le forme democratiche della politica

I social, questo nuovo modo di fare comunicazione con le persone da parte delle establishment, rappresentano un potenziale e concreto pericolo per la democrazia e per la risoluzione dei conflitti sociali e la lotta per i problemi che attanagliano l’umanità tutta.

Il potere manovra le scelte politiche anche con l'investimento di fondi finanziari e economici per assoggettare i social

Assistiamo all’azione di potentati che investono ingenti quantitativi di fondi economici per pilotare campagne elettorali e relativi equilibri sociali e politici a livello internazionale.

La Brexit: un esempio di manipolazione del voto delle masse

Il caso emblematico è rappresentato dalla Brexit, dove i social hanno fatto la differenza e hanno portato il Regno Unito all’uscita dall’alleanza europea.

La negatività di molti influencer che sono personaggi noti e al servizio dei poteri forti

Le stesse campagne elettorali dei vari presidenti governativi hanno usato enormi spostamenti e polarizzazioni nel veicolare voti tramite l’azione di influencer che agendo su fasce sociali più manipolabili sono riusciti nella convinzione della scelta della bontà dell’uno o dell’altro personaggio politico.

I poteri transnazionali e i governi nazionali investono su persone note e influenti che possono influenzare il pubblico non solo nelle scelte di mercato, ma anche nel voto politico

Questo è avvenuto perché persone in vista molto influenti nei social media, sostenuti e finanziati dai poteri forti quali governi nelle varie nazioni e poteri transnazionali, hanno avuto gioco facile.

La logica positiva di una nuova stagione di diritti tramite le lotte nonviolente nelle piazze e le manifestazioni in pubblico

L’unica vera soluzione per un ritorno a un periodo di diritti umani e sociali e di democrazia vera consiste nella presa di posizione dei cittadini nel rivendicare i propri diritti in modo vero e reale tramite le manifestazioni nelle piazze con le azioni dimostrative e con l’esempio reale.

La rabbia degli ultimi del mondo viene condensata e catalizzata in azioni virtuali controllate e contenute dal sistema di controllo del potere globale. Come agire?

Se esistono influencer di sostegno al controllo e alla propaganda, noi tutti dobbiamo agire affinché si progetti un cambiamento e noi tutti dobbiamo agire perché si attui e realizzi il cambiamento vero e dobbiamo utilizzare questi stessi metodi per sbilanciare il sistema.

Dobbiamo in quanto società civile diventare influencer di pace e attivarci come personalità positive che ripudiano la guerra

Sempre più dobbiamo individuare gruppi e persone nei social in grado di stimolare l’azione di grandi frange di società civile.

Dobbiamo diventare influencer della pace, della lotta per la giustizia sociale e per la non violenza e per il disarmo e dobbiamo unire le nostre energie

Tutto questo al fine di bloccare le azioni di distrazione di massa che aiutino il controllo da parte del sistema globale.

Comunichiamo con i giovani che stanno sui social e spieghiamo loro che un altro mondo è possibile

Mostriamo loro i grandi esempi di lotta e rivendicazione dei diritti del passato con personalità della storia come Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, Che Guevara e molti altri. E mostriamo le personalità attuali come Julian Assange per citarne uno, come Vittorio Arrigoni e molti altri.

Spostiamo la catena di controllo del sistema di potere dai social interni e virtuali ai luoghi reali e esterni della lotta per la pace e per le rivendicazioni delle classi più deboli

In un sistema comunicativo dove la differenza purtroppo la fanno gli influencer, dobbiamo promuovere l’azione di tutti coloro che cercano di spostare l’azione dai social interni e virtuali ai luoghi veri e concreti della protesta come le piazze e le università.

Dobbiamo partecipare a una trasformazione del paradigma comunicativo virtuale passando a quello reale

Un paradigma di comunicazione che risulta essere l’unica modalità insita per portare un cambiamento sostanziale e concreto e veritiero in una società sempre più in pericolo e minacciata da grandi emergenze e istanze globali come il pericolo dell’escalation militare, dei cambiamenti climatici, e della disuguaglianza globale e della privazione di diritti fondanti come quello alla sanità gratuita e universale e alla cultura e all’istruzione.

Finalmente l'impegno per la pace e l'attivismo antifascista sui social a partire da TikTok e dalle nuove generazioni

Interessante l’impegno sui social che sta avvenendo, portato alla luce dall’attività di pace, come propone il videomaker e attivista antifascista Fabrizio Cracolici che nei suoi canali social pone in evidenza attraverso spot e video, da lui realizzati, il portato sociale di quelle personalità della storia passata e dell’attualità che hanno attivato e attuano un cambiamento a livello di umanità e soprattutto a favore delle nuove generazioni.

Indirizzo TikTok @fabrizio.cracolici

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