Un appello del mondo pacifista all’umanità intera contro gli euromissili Nato
Un appello del mondo pacifista all’umanità intera contro gli euromissili Nato
Di Laura Tussi
In collaborazione con:
Maurizio Acerbo, Ennio Cabiddu, Sergio Cararo, Fabrizio Cracolici, Giorgio
Cremaschi, Paolo Ferrero, Stefano Galieni, Moni Ovadia.
E Capitolo italiano della
Rete in Difesa dell'Umanità - REDH (Luciano Vasapollo, Rita Martufi, Salvatore
Izzo)
Il terrore degli
euromissili contro la Russia che possono innescare un contrattacco nucleare
irreversibile per il futuro dell’umanità intera e della sua storia e del suo
valore
Attualmente subentra impellente il rischio della guerra nucleare sempre più
prossima in quanto la Nato ha deciso di schierare e installare nuovamente gli
euromissili, tanto contrastati in passato, anche con le manifestazioni di
Comiso con numerose personalità del pacifismo e con semplici attivisti di pace,
che hanno pagato anche con il carcere la loro obiezione alle armi.
Questo
nostro articolo a supporto e a sostegno dell'appello di PeaceLink sottoscritto
da oltre 1000 pacifisti e personalità del mondo della cultura e della politica
e dello spettacolo e da attivisti di pace e nonviolenza e dalle realtà e
comunità di base
Gli euromissili
condannano inesorabilmente l’umanità all’avvento dell’escalation militare e
nucleare perché la Russia potrà scatenare un contrattacco contro gli Stati
Uniti e la Nato.
Questo articolo equivale
a un proclama e a un appello per destabilizzare l’Establishment e smettere di continuare
sul crinale del baratro dell’escalation militare e nucleare
Con questo articolo,
sottoscritto in collaborazione con alcune importanti personalità del mondo
della cultura e della politica, vogliamo rilanciare un proclama e un appello
preoccupato e allarmante, perché la scelta di schierare euromissili è un grave
atto di disumanità e è un procedimento abbietto e abominevole e un
provvedimento assurdo.
Dal
Trattato INF degli anni '80 alle attuali disposizioni Nato del vertice di
Washington non solo sugli euromissili, ma verso una rincorsa estrema al riarmo
e alla militarizzazione
In una congiuntura
storica e politica e sociale come quella attuale si assiste praticamente
inermi e inerti ad un’escalation delle tensioni militari a livello
internazionale e mondiale.
Un
estremo appello del mondo del pacifismo per gridare e affermare il nostro
dissenso contro il riarmo e l'annientamento di tutte le forme di vita sulla
Terra
Per questo come pacifisti
abbiamo pensato di diffondere e prima ancora di strutturare una raccolta di
firme del mondo del disarmo e della nonviolenza provenienti anche
dall’attivismo di base e dal basso per contrastare gli euromissili Nato che, ai
tempi di Comiso erano a gittata convenzionale, invece attualmente sono anche
ipersonici e nucleari come scrive Domenico Gallo.
Da
Bloch a Hessel a Morin: il richiamo dei grandi moniti per la pace nel mondo da
parte di importanti intellettuali e padri costituenti dell'Onu e del diritto
internazionale
Una raccolta di firme
contro questi ordigni militari di distruzione di massa costituisce un richiamo
al principio di responsabilità e al ‘principio speranza’ per un appello al
ragionamento perché da 'homo sapiens stiamo diventando homo demens', come
sostiene Alex Zanotelli.
Un
appello come grido di allarme dell'intera umanità contro il grave pericolo
della deterrenza nucleare nel contesto di una nuova guerra fredda
Un appello accorato dal
mondo pacifista affinché la guerra nucleare non torni a minacciare il nostro
futuro prossimo. La mobilitazione ecopacifista tuttora in atto rappresenta una
lampante denuncia contro il sistema di potere e la catena di controllo del
sistema di potere e di guerra e contro la militarizzazione in generale e
consiste in una netta dimostrazione di quanto la cittadinanza attiva e la
società civile possano denunciare e farsi sentire innalzando dal basso voci
differenti e istanze plurime in una comune corale per la creazione di una pace che
alimenti la giustizia sociale e i diritti civili e soprattutto umani.
Il
mondo ecopacifista e l'attivismo dal basso e soprattutto una consapevole massa
critica per contrapporre la ragione della pace all'oscurantismo di una nuova
era nucleare
La mobilitazione delle
popolazioni e della massa critica può influenzare le decisioni governative e
dei vertici come dimostra la storia. E questo appello di contrapposizione agli
euromissili è un emblematico esempio.
Gli
euromissili costituiscono una vera strategia di annientamento per la
contrapposizione di due blocchi di potenza e l'escalation nucleare si estende
in Medio Oriente sino all'Indo Pacifico
La petizione contro gli
euromissili Nato non costituisce una mera raccolta di firme e consensi, ma
vuole diventare un movimento di massa critica e pacifista con opinioni ben
nette e impostate che richiamino l’attenzione alle ripercussioni e alle
conseguenze catastrofiche delle scelte della politica che si basa sulla
deterrenza nucleare. Che non è solo convenzionale, ma appunto rischia tramite
un’escalation atomica di trasformarsi a tutti gli effetti in deterrenza
nucleare.
Tornano
gli euromissili come a Comiso, ma questa volta nucleari e ipersonici: una
tragica e oscurantista svolta epocale
Quindi stanno tornando
gli euromissili come a Comiso e siamo di fronte al nuovo pericolo epocale.
Infatti gli euromissili Nato non sono solo convenzionali in quanto sono
destinati a diventare nucleari. Questa panoramica e discussione sull’escalation
militare e guerresca e di deterrenza nucleare globale senza confini e limiti
giungerà anche nello scacchiere dell’Indo Pacifico.
I
troppi vertici della Nato: da Madrid a Vilnius a Washington, dove si decide la
corsa al riarmo estremo e la militarizzazione forzata anche dei vertici, dei
governi, delle istituzioni e della società civile
Durante l’ultimo vertice Nato
di Washington, si è annunciato e predisposto il dispiegamento di nuovi
euromissili finalizzati alla deterrenza globale a partire dalla Germania nel
2026. Questo è proprio un segnale negativo, un segno dei tempi atroce e tragico
per la pace sul pianeta con un procedere pessimo e pericoloso verso
un’escalation nucleare globale.
E
il mondo ecopacifista rischia di trovarsi all’improvviso poco pronto e
preparato tra la concreta realtà di una nuova guerra fredda e l’incubo
dell’Armageddon nucleare
Gli euromissili
trasformeranno madre terra in un posto ancora più pericoloso anche in seguito
alle gravi emergenze in atto come i cambiamenti climatici e non solo: appunto
la deterrenza nucleare. Per questa pazzesca rincorsa al riarmo vengono
sottratte risorse e predisposti disinvestimenti destabilizzanti e fondanti e necessari
non solo all’istruzione, ma anche e soprattutto alla sanità pubblica e allo
Stato sociale.
Dal
Trattato INF che portò al progressivo anche se parziale smantellamento dei
missili nucleari ci ritroviamo ancora ricattati dall'inferno nucleare a partire
dai proclami spregevoli e criminali dei potenti di turno
Il grande momento e
movimento ecopacifista per il disarmo e l’accordo INF firmato da Gorbačëv e
Reagan portarono al quasi totale smantellamento degli euromissili nucleari a
medio raggio. Ma oggi le forze e i poteri forti come gli Stati Uniti e la Nato
conducono nuovamente il pianeta terra verso un’ulteriore corsa al riarmo con la
deterrenza e gli ordigni di distruzione di massa nucleari.
L'Europa
che era l'emblema del continente della pace a partire dal proclama dei
partigiani di Ventotene, si ritrova a essere corresponsabile direttamente con
la complicità degli stati uniti e della Nato del riarmo e dell'invio di armi ai
paesi belligeranti e corresponsabile del genocidio a Gaza e nel Congo e in
altre guerre dimenticate dell'Africa e nel mondo
L’Europa ha vissuto
momenti storici di stabilità relativa e di precaria sicurezza, spesso al
contrario percepiti come momenti di conquiste definitive di un continente che
ha visto ben due guerre mondiali e la guerra fredda.
Ma
l’incubo della militarizzazione nucleare continua a incombere in Europa con la
potenzialità di una nuova guerra fredda tra superpotenze
Con il ritorno degli
euromissili, il mondo si trova a dover far fronte a una minaccia e una
impellente emergenza che può rendere madre terra non più un luogo accogliente,
ma molto pericoloso e purtroppo non più abitabile da tutti gli esseri viventi e
non solo dal genere umano.
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