Quando la insicurezza sul lavoro diventa legge
Quando la insicurezza sul lavoro diventa legge
Qualche
riflessione , a mente fredda, sul decreto 103 alla luce degli ultimi dati Inail
I dati semestrali
dell'Inail palesa l'aumento degli incidenti sul lavoro e in particolari quelli
mortali. Intanto è operativo il decreto legislativo 103 che introduce
“semplificazioni dei controlli sulle attività economiche” rispondendo alla
filosofia della destra secondo la quale le imprese vanno sostenute, aiutate e
non vessate.
Le denunce di
infortunio con esito mortale sono state 469 (+4,2%), le
malattie professionale denunciate, pari a 45.512 (+19,6%).
A questo bollettino di
guerra (contro la forza lavoro) andrebbero aggiunti altri numeri ad esempio i
due vigili del fuoco morti durante il loro lavoro ma tanto i vigili quanto gli
agenti di polizia penitenziaria non rientrano nelle casistiche
E poi mancano dati
relativi al lavoro nero, ai tanti infortuni che non vengono denunciati nel
timore di perdere la fonte di reddito non coperta da infortuni e previdenza e
sappiamo quanto sia diffuso il nero in alcuni settori della nostra economia
Non sono solo gli
infortuni e le morti sul lavoro in aumento a destare grande preoccupazione ma
anche la impennata di malattie professionali che negli ultimi 5 anni sono
cresciute di quasi il 50 per cento a conferma che avere depotenziato ispezioni
e medicina del lavoro è servito per ridurre i costi a carico del pubblico ma
con risultati sociali devastanti.
I protocolli contro il
caldo sono arrivati con settimane di ritardo e le ordinanze sovente hanno preso
in esame solo alcune categorie
Ad esempio anche negli
uffici abbiamo appurato la presenza di un microclima inadeguato con temperature
di gran lunga superiori alle medie previste dalla normativa, in tale caso è
palese la disattenzione della PA, il mancato acquisto di impianti di aria condizionata
e perfino di semplici condizionatori.
L'applicazione poi delle
circolari regionali è avvenuta in maniera contraddittoria scaricando sulla
forza lavoro la riduzione oraria costringendola a recuperare il debito
accumulato.
L'avvento del decreto 103
depotenzia il sistema dei controlli in materia di salute e sicurezza, prova ne
sia il preavviso alle imprese per le ispezioni che annunciate con giorni di
anticipo avranno l'effetto di trovare dei luoghi di lavoro debitamente addomesticati.
Avvisare una azienda dieci giorni prima del controllo fornendo per scritto i
documenti richiesti ci sembra l'esatto contrario di quello che dovrebbe essere
una regolare attività ispettiva senza dimenticare che per quel giorno eventuali
presenze di lavoratori irregolari o orari superiori alle norme previste non
saranno sanzionabili proprio per il preavviso concesso.
il controllore deve
avvisare il controllato fornendogli l’elenco dei documenti che bisognerà far
trovare in ordine. E il gioco è fatto. E qualora l'azienda non riuscirà a
mettersi in regola avrà sempre 20 giorni di tempo per farlo evitando sanzioni
fino a 5 mila euro
In questi anni i
controlli a sorpresa avevano attestato innumerevoli irregolarità in almeno due
terzi delle aziende ispezionate, da oggi in poi gli imprenditori potranno
dormire sonni tranquilli.
Ironia della sorte queste
norme avranno l'effetto di ridurre gli investimenti aziendali in materia di
salute e sicurezza del proprio personale, se le ispezioni saranno annunciate
con largo anticipo potranno intervenire al momento
E chiudiamo con la
patente a punti, un sistema farraginoso, in vigore dal prossimo 1 Ottobre,
destinato a salvaguardare soprattutto le imprese che molto difficilmente
perderanno punteggio fino a decretarne la chiusura. E poi la patente non vale
erga omnes per l'intero mondo del lavoro.
In questo modo si va a
depotenziare l'efficacia della attività ispettiva favorendo le condizioni
oggettive per l'aumento degli infortuni e delle morti sul lavoro
per approfondimenti
https://www.inail.it/portale/it/inail-comunica/news/notizia.2024.02.infortuni-sul-lavoro-nel-nuovo-numero-di-dati-inail-il-primo-bilancio-del-2023.html?all=true
Commenti
Posta un commento