Replica della Cub all’assessore Buscemi sugli asili nido
Replica della Cub all’assessore Buscemi sugli asili nido
Le dichiarazioni a mezzo stampa dell'assessore Buscemi lasciano ancora una volta senza parole. L'amministrazione continua a fare scelte senza confrontarsi con i sindacati, con i lavoratori e le lavoratrici e con la cittadinanza stessa. In consiglio comunale, solo poche settimane or sono, Buscemi si limitava a una risposta telegrafica sulla futura gestione dei nidi, oggi invece esce con un articolo chilometrico carico di mille propositi, funzionali a vendere una immagine efficiente della Giunta ma senza mai entrare nel merito delle questioni.
Capiamo perfettamente le difficoltà delle famiglie ma forse non ci si rende conto cosa voglia dire per un bambino di 3 mesi a 3 anni restare al nido fino alle 18, non ci si rende conto del caldo che fa dentro le strutture già a giugno, l'idea del nido d'infanzia riportata in queste righe, riduce i servizi all'idea di parcheggi. Siamo convinti che le risposte ai bisogni delle famiglie debbano essere anche e soprattutto altre.
L'Amministrazione vuole investire veramente? Lo faccia ma non aumentando servizi ed orari con personale di cooperativa sottopagato e costretto a turni sempre piú lunghi, una alternativa esiste ossia assumere personale a gestione diretta. L'amministrazione chiede di piú senza investire in niente, non tenendo conto di quanto il proprio personale ha fatto al fine di dare qualità ai servizi.
La Giunta Conti investe nelle strutture ma non nella forza lavoro e per evitare di assumere preferisce esternalizzare i servizi al terzo settore. Le famiglie devono essere supportate in altro modo per il tempo prolungato, sia loro garantita la possibilità di stare con i loro figli beneficiando di maggiori agevolazioni evitando di stare 10 ore nei servizi, del resto chi governa la città e anche al Governo nazionale. Ma perfino nei giorni di caldo, senza ventilatori si è evitato di assegnare lo smart working quindi immaginiamoci quale sia la gestione del personale al Comune di Pisa.
E a proposito di privatizzazioni e gestioni esterne dovrebbe essere fonte di insegnamento quanto accaduto nei servizi ausiliari con un cambio di appalto che ha fatto perdere salario pari a due mensilità l’anno accrescendo per altro i carichi di lavoro. Allora il Sindaco , a parole , si disse contrariato salvo poi intraprendere la stessa strada con i salari da fame.
Il nido d'infanzia se lo si vuole considerare un servizio educativo, deve essere strutturato in modo da garantire tempi spazi ed esperienze adeguate alla fascia d'età altrimenti si ritorna al mero assistenzialismo, si ritorna indietro di 50 anni e si trasforma un servizio educativo in mero parcheggio!
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