Dalla Nato nasce la guerra, ma la pace è più forte.
Intervista a Giorgio
Cremaschi. Dalla Nato nasce la guerra, ma la pace è più forte.
Di Laura Tussi
La Nato, il controvertice
e il vertice di Madrid. Vogliamo la pace.
1
- Al vertice di Madrid, la Nato approva il più importante rafforzamento delle
proprie capacità dalla fine della guerra fredda e porterà le forze militari a
oltre 300 mila unità. Così afferma il segretario generale Nato Jens Stoltenberg
nella conferenza stampa di presentazione del vertice di Madrid.
Può
argomentare queste affermazioni?
Penso che la questione
sia che questa è addirittura la conclusione cioè l'aumento delle armi,
dell'armamento, e l'argomento scottante compreso - è bene sottolinearlo -
quello dell'armamentario nucleare. Il punto di partenza, in qualche modo è
ancora più grave. Perché da un certo punto di vista salta un'ipocrisia cioè noi
che siamo contro la Nato abbiamo detto che non è vero che la Nato e un'alleanza
euroatlantica, ma in realtà la Nato è un'alleanza militare mondiale. L'
Occidente contro il resto del mondo.
E diciamo così: il
documento strategico appunto 2022 definisce chiaramente questo, perché
ovviamente dice che la Russia è il nemico principale con cui c'è uno scontro,
con un'affermazione proprio di rottura totale. Ma a parte questo vi è la
gravità di questo documento. Non mi risulta che altri documenti della Nato
avessero affrontato questo tema. E hanno individuato come secondo nemico la
Cina. La Cina non è in Europa. Eppure viene individuata come secondo nemico.
Viene detto che la Cina, con la sua politica, minaccia - testuali parole - gli
interessi, la sovranità e i valori della Nato: quindi la Cina è considerata il
secondo nemico.
Ovviamente vengono
elencati poi gli stati nemici classici (Iran, Corea eccetera) e si definisce un
impegno militare della Nato in vaste zone del mondo, come il Sahel e il Medio
Oriente e l'Indocina. Ritorna in campo l'Indocina. Dall'epoca del Vietnam non
sento più parlare della Indocina. Quindi il punto più grave, secondo me, è
passato probabilmente sotto silenzio perché viviamo travolti da una propaganda
guerrafondaia è che la Nato con questo documento non solo ha deciso di
rafforzare il conflitto con la Russia, ma ha assunto una dimensione di
conflitto mondiale cioè la Nato è in guerra con tre quarti del mondo, il mondo
dei Brics, poi vi è un elenco vario, è un manifesto ideologico: i nostri valori
e i loro. Noi siamo la democrazia, voi siete le dittature: è un documento di
guerra al resto del mondo, dall' Occidente al resto del mondo ed è di una
gravità inaudita perché, ripeto, saltano un po' di attenuazioni, di ipocrisie
che si erano tenute nel passato. La Nato non è più euroatlantica anche se i
suoi aderenti si chiamano euroatlantici, ma è un'alleanza militare mondiale che
sfida il mondo.
Questa è la verità ed è
questo l'aspetto gravissimo - sottolineo poi dal punto di vista militare le
cose che dite voi - e cioè il riarmo di massa che propone e la convinzione
profonda che l'arma nucleare sia uno strumento di pace. Lo dico così. Tra l'altro
vi è una frase che fa venire i brividi. Perché a un certo punto nel documento,
la Nato dice che per quanto riguarda l'uso dell'arma nucleare per le sue
previsioni vi sia un uso remoto e dico remoto. Remoto e non escluso. Cioè
remoto è già un termine che riguarda anche la vicinanza: vuol dire distanza.
Non è tanto vicino, ma non è fuori dalle nostre distanze, dalle nostre
dimensioni. Il vertice Nato: un vertice gravissimo e pericolosissimo nel quale
si è scatenata tutta la belva guerrafondaia. Prendendo, a questo punto, voglio
dirlo esplicitamente, a pretesto la guerra in Ucraina, perché io non credo che
si costruisca così come è vero e giusto dire che Putin non ha sicuramente
deciso negli ultimi giorni di fare la guerra all'Ucraina e quindi sussiste un progetto
politico e militare che viene da lontano almeno dal 2014 da quando è scoppiata
la guerra nel Donbass.
Però è altrettanto vero
che un progetto così profondo di riarmo mondiale contro il resto del mondo non
si inventa in pochi minuti. Vuol dire che la Nato lo meditava da tempo e vuol
dire che siamo appunto di fronte a un progetto di grande guerra e di confronto
e dominio mondiale che noi dobbiamo contrastare. Questo è il mondo occidentale,
capitalistico, "bianco", che con un linguaggio da epoca coloniale
ottocentesca, "noi siamo la civiltà e portiamo la civiltà nel mondo",
si arma contro il resto dell'umanità. Questo è di una gravità assoluta.
2
- A dare la linea di quella che sarà l’Alleanza atlantica del futuro, nel pieno
della crisi in corso a causa della guerra in Ucraina, il segretario generale
Stoltenberg ha posto l’entità del rafforzamento a est.
A contare non sono solo
l’aumento delle forze militari, ma la modifica dell’intera postura di difesa e
deterrenza, ossia come la Nato intende usare uomini e mezzi per garantire
l’espansione del patto Atlantico.
Purtroppo per il popolo
della pace e per l’intera umanità, alla Nato del futuro servono nuovi
investimenti. Il bilancio dovrebbe quasi raddoppiare.
Non cambia la mentalità
della guerra fredda di creare nemici e impegnarsi in conflitti sul campo?
Alla Nato del futuro
servono nuovi investimenti a bilancio. Dovrebbe quasi raddoppiare la spesa
globale militare, dunque non cambia la mentalità della guerra fredda di creare
nemici e impegnarsi in conflitti sul campo. Direi che siamo oltre la guerra fredda
perché questo vertice si sta talmente ingrandendo, è una minaccia di guerra a
tutto il mondo ed è un impegno di guerra diretta verso la Russia cioè noi siamo
in guerra e in questo momento, combattono formalmente solo l'Ucraina contro la
Russia, ma con una quantità enorme di armi e anche di consiglieri e di aiuti,
non sono solo armi sono guerriglieri e consiglieri.
La Nato è in guerra
contro la Russia e d'altra parte il ministro della difesa di Stato maggiore
delle Forze Armate della Gran Bretagna che si chiama Sanders esattamente come
il senatore socialista americano che ha lo stesso nome ma non credo che abbia
le stesse intenzioni e posizioni.
Sanders ha dichiarato che bisogna prepararsi a mandare i soldati contro la
Russia quindi noi siamo ancora dentro un meccanismo di escalation militare che
va avanti e che viene alimentato e che si alimenta su se stesso e di cui la
prima vittima attualmente è l'Europa. In tutte le sue forme: Europa come
Russia, Ucraina, come unione europea,
Francia, Germania e così via. L'Europa è uscita dall'Europa come Unione
Europea. Francia e Germania paesi dove vi è il dominio totale in questa
situazione, sia quello dei paesi con governi di destra e di estrema destra è
bene ricordarlo guerrafondai, hanno trascinato con sé tutti gli altri e quindi
è una spinta propulsiva. E trovo un po' ridicolo che si può dire però l'altra
Europa più riflessiva di Macron e poi ci mettono sempre Draghi anche se non è
vero perché in realtà è un paracarro degli Stati Uniti dentro l'Unione Europea.
Ma la verità è che
l'Europa che pensava di dialogare con la Russia non conta nulla e conta con il
campo militare. Già sussiste il vertice del G7 per altro che è una specie di
sindacato di controllo della Nato. E' bene ricordarsi che la Nato è fatta un po'
a scatole cinesi. E' una matrioska fondamentale: ci sono gli Stati Uniti la
matrioska al centro di tutto e sono loro che comandano. Poi un'altra matrioska
un po' più grande a turno che è il G7 e dopo la Nato che è diciamo così è il
terzo livello e poi dopo ci sono altri paesi di confine, come l'Ucraina che
sono aggregati alla Nato e sono un quarto livello anche se non sono formalmente
della Nato, ma ormai ne fanno parte. Quindi al centro il nocciolo duro sono i
potenti, gli Usa che comandano e che poi riuniscono il G7 che prende e impone
decisioni alla Nato: tutto il resto non conta.
In seguito, vi sono
appunto i governi che vogliono fare di più, i polacchi e la Gran Bretagna. E'
il modello di governance della Nato e quindi dentro questo modello di
governance è evidente che la decisione di fondo, che è stata presa, è quella di
mandare avanti la guerra. La parola pace è stata abolita. La parola pace nel
vocabolario della Nato e nel vocabolario dell'Unione Europea non esiste.
La parola ultima in
questo momento è vincere la guerra.
Questa posizione ci
sembrava la posizione di Johnson, del primo ministro polacco, ovviamente di
Zelensky: vincere la guerra è diventata la posizione di tutti. Questa è la
verità quindi poi ogni tanto Macron per ragioni interne elettorali dice che non
bisogna umiliare Putin, ma la verità è che la pratica concreta in corso è
quella di spingere ora la guerra, la guerra all'infinito e aumentare
l'escalation e negare le trattative. Sottolineo che al G7 prima si è detto
esplicitamente che non ci sono trattati. Ora è necessario continuare la guerra
all'infinito e aumentare l'escalation e negare le trattative. Sottolineo che il
G7 prima ci ha detto esplicitamente che non ci sono trattative e negoziati in
questo momento da fare, ma solo la guerra, solo la guerra per cercare di
sconfiggere la Russia. Quindi io credo che noi dobbiamo dire la cosa più
semplice e più brutta: l'Italia è in guerra, siamo in guerra, siamo in guerra
con la Nato e chi si oppone alla guerra deve sapere che si oppone al fatto che
il suo paese è in guerra.
3-
Lei ritiene, alla luce delle tante manifestazioni e iniziative del popolo
pacifista, che si possa finalmente affermare, anche a livello politico, il
concetto di pace come presupposto della giustizia sociale?
Sì ma bisogna fare delle
scelte nette, perché altrimenti ci giriamo troppo intorno e non si può
diventare pacifisti quando si tratta di prendere i voti e poi stare con i
governi guerrafondai. Non è questo. Non si può fare. E' necessaria una coerenza
pacifista. Dico questo perchè oggi abbiamo una maggioranza politica
guerrafondaia che va da Draghi e che va da Letta fino a Giorgia Meloni passando
per Leu, per Salvini e per Berlusconi. Allora visto che avete detto in termini
politici, penso che questa sia una grande discriminante: ossia considero
ridicolo e dannoso che ci siano persone che si dicevano e dichiaravano
pacifisti e che poi magari sul piano politico finiscono per allearsi con il
partito della Nato e della Confindustria che oggi è il Partito Democratico o
che comunque abbiano un sostegno diretto e indiretto dal governo Draghi.
E' una discriminante
politica. Il partito della Pace. Come dite voi, esiste se appunto in politica
non si fanno trasformismi perché altrimenti non è il partito della Pace è un
partito trasformista che usa la parola pace perché ogni tanto serve perché la maggioranza
degli italiani è contro la guerra. Però il partito della Pace oggi ancora non
l'ho visto. Non esiste. Questa è la verità. Noi siamo di fronte a una crisi
profondissima della nostra democrazia. Perché quando noi abbiamo il 55- 60%
degli italiani che dicono di essere contro la guerra e contro il coinvolgimento
dell'Italia in guerra e sono contrari a partecipare e a far parte dell'
esercito, quando abbiamo invece il 95% del parlamento che vota per continuare
la guerra perché di questo si tratta e quando abbiamo questo e noi siamo di
fronte a una crisi enorme di democrazia, o questo 55 per cento trova una sua
rappresentanza contro il 95, oppure questo 55 non porterà a niente e sarà
imbrogliato.
4
- Nonostante la costante propaganda di guerra e la narrativa di paura a favore
dell’ingresso nella Nato, domenica 26 giugno 2022, migliaia di attivisti
pacifisti e persone di varia estrazione e appartenenza politica
hanno manifestato per la
pace attraversando la capitale spagnola Madrid.
Oltre all’opposizione
alla Nato, si protestava con cartelli su cui era scritto “basta spese militari:
soldi a scuole e ospedali”.
“Non paghiamo le tasse
per le guerre Nato”.
Questa è una netta
dimostrazione contro ogni tipo di violenza e una ferma risposta della
popolazione al vertice Nato che si è tenuto a Madrid dal 28 al 30 giugno 2022?
Sì certo è stata una manifestazione importante
e sottolineo che una settimana prima sempre a Madrid vi è stata un'enorme
manifestazione contro la strage criminale di Melilla dove sono stati massacrati
dalla polizia e da quella marocchina e da quella spagnola. Sono stati
massacrati decine e decine di migranti e qui siamo a un punto centrale. Cioè
non vi è dubbio che la lotta per la pace è una lotta per mettere in discussione
proprio quei disvalori e principi su cui invece si sta facendo la guerra.
Voglio sottolineare questo aspetto. Noi siamo in guerra e stiamo trasformando
l'Europa in una fortezza guerrafondaia.
5
- L’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato è una gravissima infamia ai danni
del popolo curdo
Noi siamo in guerra e
stiamo trasformando l'Europa in una fortezza guerrafondaia che non solo fa la
guerra verso l'esterno ai nemici come la Russia, ma fa la guerra ai migranti e
fa la guerra agli altri popoli perché noi non possiamo dimenticare l'accordo
infame tra Turchia, Finlandia, Svezia di cui sono tutti corresponsabili. Tutti.
Ho visto la scena vergognosa di Draghi che di fronte a una giornalista che gli
faceva la domanda e gli chiedeva "lei cosa penso dell'accordo" è
scappato e non ha risposto. Ha fatto una cosa proprio, come si dice, da
finanziere che non vuole parlare e qui c'è un accordo infame per cui un popolo,
quello Curdo, è stato consegnato al suo aguzzino Erdogan in cambio del fatto
che Svezia e Finlandia entrano e si riarmano e fanno la guerra e partecipano
alla guerra in Russia. Cosa esiste di più infame di questo? anzi di altrettanto
infame c'è l'accordo del socialista Sanchez del governo di sinistra che ha
portato alla strage di Melilla. Perché è bene ricordare che Melilla è retaggio del
colonialismo europeo in Africa. E' bene ricordarlo che il Marocco con Erdogan,
con i tagliagole libici e per conto nostro, fanno il lavoro sporco di
assassinare i migranti. Il Marocco aveva un contenzioso aperto con la Spagna,
in quanto la Spagna fino adesso aveva dato copertura e aiuto al popolo Sahrawi
che è un popolo oppresso dal Marocco, sono i curdi del Marocco. Sono un popolo
a cui è stata portata via la terra. Sono un po' i palestinesi del Marocco, i
curdi del Marocco. E allora il Marocco aveva fatto capire alla Spagna che se
continuava a sostenere il popolo saharawi non avrebbe più fatto il cane da
guardia alle frontiere e quindi il governo spagnolo, l'infame governo spagnolo,
ha sottoscritto un accordo come hanno fatto Finlandia e Svezia, in cui sostanzialmente
ha abbandonato il popolo saharawi ai marocchini e in cambio i marocchini fanno
quello che vediamo in televisione massacrano i migranti per conto degli
Spagnoli.
Voglio chiedere davvero
se questa è una Europa da difendere o è un Europa da cancellare. Questa è una
infamia. Questo è il punto. Questa è un' Europa che non ha stabilito dei valori
di democrazia. Ma che ha ormai stabilito e imposto il fascismo alle sue frontiere.
Perché sostanzialmente fascismo e razzismo comandano adesso alle frontiere in
Polonia; si accolgono gli ucraini, ma tutti i popoli che hanno la pelle scura
vengono abbandonati e ricacciati indietro. Vedi, siamo di fronte, ripeto, a un
meccanismo generale di corruzione dei valori e della democrazia europea e tutte
le manifestazioni che ci sono state come quella del 26 giugno 2022 non a caso
sono manifestazioni che mettono assieme tutto: migranti, la difesa dei diritti
dello Stato Sociale, no al riarmo, no alla guerra perché siamo senza una
posizione di carattere complessivo a questo regime euroatlantico come si
definisce. Questo regime euroatlantico è il nostro nemico e noi lo dobbiamo
contrastare.
6
- Giorgio Cremaschi, quali sono i risultati del controvertice Nato a Madrid?
Ci sono stati due
controvertice prima a Bruxelles mosso da alcune istanze di sinistra e poi un
altro a Madrid: i risultati sono di mobilitazione. Ho già detto prima: bisogna
costruire ancora un vero fronte e non bisogna dimenticare che ci sono anche
divisioni di quello che una volta era il movimento attivista che nel 2003 e
2004 era in piazza contro le guerre in Iraq e Afghanistan. Attualmente non
esiste un movimento di quella dimensione, non è paragonabile. Non bisogna
dimenticare che esiste una parte della sinistra, almeno di quella che si chiama
sinistra, che fa la guerra cioè sono governi socialdemocratici quelli che hanno
venduto i saharawi. Sono governi di quelli che hanno venduto i curdi. Sono uno
spostamento a destra reazionario dell'asse politico, diciamo così dell'Europa
che arriva a toccare anche parti di quelle che erano come si dice le retrovie
dei movimenti. Quindi impegno oggi a costruire il movimento per la pace
significa partire da una posizione che almeno nei palazzi del potere è di netta
minoranza e bisogna averne concezione.
7
- Chi rappresenta gli italiani al vertice Nato?
Nessuna persona al
vertice Nato è stata rappresentata.
Il peggio dell'Italia è
rappresentato dal peggiore che per me è Draghi. Quindi penso che dobbiamo
costruire un autunno contro la guerra e contro Draghi.
8
- Esistono controproposte unitarie a livello europeo?
Sono state fatte. Ci sono
appelli soprattutto devo dire all'inizio quando sembrava che ci fosse una fase
di trattativa verso marzo-aprile. Sono usciti appelli di Podemos e di una
parte, non tutta, delle forze di sinistra Europea per il negoziato per la pace.
Devo dire onestamente che in questo momento, con questa recrudescenza della
guerra, con questa intensificazione della guerra queste proposte sono state
travolte.
9
- Il Disarmo nucleare, attraverso la ratifica del trattato TPNW di cui si è
discusso ultimamente alla conferenza internazionale di Vienna, può essere un
punto fondamentale per accelerare la fine della Nato?
La Nato con il documento
di strategia 2022 dice esattamente che il nucleare è uno dei pilastri, uno dei
pilastri portanti della Nato. Si dice ci sono tre tipi di pilastri della guerra
Nato che sono il convenzionale, al momento il riarmo convenzionale, l'armamento
nucleare e la guerra cibernetica e informatica. Sono tre pilastri su cui la
Nato intende investire su tutti e tre i fronti di guerra nucleare, guerra
convenzionale, e convenzionale per modo di dire, e poi guerra
informatico-cibernetica. Quindi anche qui però voglio sottolineare una cosa: il
voto in Italia del parlamento. Il Parlamento che, invitato a partecipare alla
conferenza per la proibizione delle armi nucleari a Vienna, non si è
presentato. Il governo italiano sta installando bombe nucleari, cioè credo che
noi dobbiamo sottolineare la gravità e la criminalità del governo Draghi di
guerra, portando l'Italia per la prima volta dal 1945 a oggi a una guerra
mondiale.
10
- Ma come facciamo in Italia a raggiungere i risultati delle ultime elezioni
francesi dove la sinistra quella vera, quella autentica ha ottenuto risultati?
qualcosa è in cantiere in Italia?
Il 9 luglio cominciamo a
muoverci. Faremo una prima assemblea con varie forze. E' necessario investire
sempre in forze alternative. Io credo che la guerra definisca un gigantesco
spartiacque. Chi è per la guerra sta di là, chi è contro la guerra sta di qua.
E' necessario compattare le forze contro la guerra. Credo che questo sia un
lavoro essenziale. La Francia ci lavora da circa una decina di anni e noi è
chiaro che non possiamo certo pensare di recuperare i nostri disastri. Però
bisogna mettere in moto un percorso. Credo che se non lo facciamo adesso, se
non ora quando? Come si dice.
Intervista con Giorgio
Cremaschi rilasciata a Laura Tussi prima della formazione di Unione Popolare
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