Ghedi e Aviano e Sigonella e Taranto e altri presidi militarizzati dalla Nato, come Comiso negli anni '80, non devono diventare l’Hiroshima di domani !
Ghedi
e Aviano e Sigonella e Taranto e altri presidi militarizzati dalla Nato, come Comiso negli anni '80, non devono
diventare l’Hiroshima di domani !
I nuovi euromissili ipersonici della NATO.
Le basi come Comiso non devono diventare l’Hiroshima di domani!
di Laura Tussi
"Abbiamo pubblicato nei giorni scorsi un articolo e un appello firmato da Laura Tussi con altri intellettuali e attivisti,
tra i quali i membri del Capitolo italiano REDH cui aderisce anche il nostro
giornale Faro di Roma, contro il rischio incombente della guerra nucleare,
sempre più prossima in quanto la Nato ha deciso di schierare e installare
nuovamente gli euromissili, tanto contrastati in passato, anche con le
manifestazioni di Comiso. Oggi la situazione è ancora più grave in quanto gli
euromissili che la Nato vuole installare in Germania entro il 2026 sono oltre
che nucleari, anche ipersonici, ovvero caratterizzati da: velocità ipersonica
(ossia superiore a 5 volte quella del suono, circa 340 m/s [Mach 1]),
traiettoria per la maggior parte endo-atmosferica e non balistica, alta
manovrabilità e teoricamente non intercettabili. Insomma armi capaci di
estinguere ogni forma di vita". (Salvatore
Izzo)
Nel
1979 il governo italiano approva l’adesione al programma missilistico della
Nato
In
migliaia manifestano davanti alla base di Sigonella: è la risposta dell’arrivo
dei primi pezzi di Cruise.
Nel 1984 Spadolini, ministro della difesa,
comunica alla camera la piena operatività del primo gruppo di Cruise a Comiso
Nell'immediato, il governo Spadolini
comunica la scelta del vecchio aeroporto militare Magliocco di Comiso in
provincia di Ragusa quale base per l’installazione di una batteria di 112
missili Cruise a testata atomica.
Comiso non deve diventare l’Hiroshima di
domani !
Enorme l’impatto nel paese, si teme un
conflitto nucleare tra le due superpotenze USA e Urss con il coinvolgimento del
nostro paese.
In breve Comiso diventa anche e
soprattutto una delle capitali mondiali di un nuovo pacifismo, un
innovativo movimento pacifista che oggi purtroppo è assente
Un movimento di massa senza precedenti.
Grande l’impegno delle donne. A Comiso le donne del gruppo La Ragnatela attuano
un combattivo campo di opposizione alla base sull’esempio delle donne inglesi.
Comiso diventa un bersaglio principale
Ecologisti e nonviolenti acquistano
terreni nei pressi della base chiamandola “Verde vigna” e coltivano con metodi
biologici. I cattolici per alcuni anni promuovono una via crucis contro i
missili davanti alla base.
Indagini della commissione parlamentare antimafia
sui rapporti tra missili e mafia, un impegno che costò la vita al parlamentare
del PCI Pio La Torre e al suo autista Rosario Di Salvo assassinati a Palermo
nell’aprile del 1982
E costò la vita anche al giovane
seminatore di pace e legalità, con la sua radio, radio Aut, Peppino Impastato.
Si sviluppò con vigore la denuncia e l’opposizione contro la
militarizzazione di tutta l’isola.
Molteplici
le sigle e i movimenti e gli organismi di base più rappresentativi contro la
guerra e l'olocausto nucleare, tragici eventi realmente rappresentati dai
missili Cruise a testata atomica
Gli organismi più rappresentativi
dell’opposizione alla base a Comiso furono il Cudip, il comitato unitario per
il disarmo e l’indipendenza dei popoli e Imac, incontro internazionale contro i
Cruise con forte componente antimilitarista e nonviolenta e che attuarono
numerose iniziative davanti ai cancelli della base e qui le proteste ebbero
duro contrasto da parte delle forze di polizia: svariate le cariche violente,
tanti arresti, le denunce, i feriti, l’espulsione di militanti
pacifisti stranieri.
La
base di Comiso vedrà dismessi i missili Cruise. Ma quanti altri presidi
militari della Nato potranno diventare le Hiroshima e Nagasaki di un futuro
molto prossimo?
La base di Comiso e i suoi missili
Cruise saranno dismessi poi nell’87 col trattato di Washington tra USA e Urss.
Le
principali iniziative tenute a Comiso in Sicilia sono state in quegli anni la
manifestazione a Comiso con 30mila braccianti, contadini, giovani,
intellettuali in corteo con lo striscione: Comiso non vuole diventare
l’Hiroshima di domani !
Nel 1981 in 100mila provenienti dalle
regioni meridionali manifestano a Palermo con lo slogan: dalla Sicilia alla
Scandinavia no alla Nato e al patto di Varsavia. Nel 1982 a Comiso, nuova
grande manifestazione popolare. Da tutta Italia in 100mila sfilano in un corteo
interminabile davanti all’aeroporto Magliocco.
Nei giorni successivi alcuni pacifisti
cominceranno lo sciopero della fame e si apre a Vittoria il campo
internazionale della pace che attiverà molte iniziative: marce, digiuni,
blocchi
Inizia da Palermo una lunga marcia di
preghiera contro i missili con il buddista Morishita che arriva a Comiso dopo
50 giorni. Giunge a Comiso la marcia Milano-Comiso promossa da un gruppo di
intellettuali. In seguito la marcia Catania-Comiso.
A
Comiso molte donne protestano e denunciano e manifestano per contrastare i
missili Cruise della Nato. Donne di Pace che ancora oggi lasciano un segno dei
tempi nella memoria collettiva
A Comiso si tiene l’incontro
internazionale delle donne su Donne e disarmo e in seguito varie donne vengono
denunciate per la protesta davanti ai cancelli dell’aeroporto: diverse sono
arrestate.
Spianato
con le ruspe il campo internazionale per la pace
Alcune donne straniere vengono espulse.
Poi ancora una via crucis davanti alla base di Comiso promossa dalle Acli, Fuci
e comunità cristiane di base.
La
partenza della marcia da Comiso a Ginevra nonostante le cariche e le violenze
della polizia contro la pluralità dei manifestanti
In migliaia bloccano i cancelli
dell’aeroporto e impediscono i lavori alla base: una mostra fotografica
illustra la tragedia di Hiroshima. Parte la marcia Comiso-Ginevra organizzata
dalle Acli e vi sono cariche della polizia contro i pacifisti che bloccano i
cancelli. Ancora cariche nel settembre dell’83.
I movimenti nonviolenti e pacifisti
perdono della loro creatività e proattività perché prendono il sopravvento i
poteri forti e le lobby e le multinazionali delle armi che
si spacciano da istituzioni progressiste
Molto meno ingenti i movimenti e le
manifestazioni pacifiste e nonviolente a Ghedi, a Aviano e a Buchel in Germania
contro le famigerate bombe nucleari Usa B61-12 stoccate in queste
basi Nato dislocate nei territori europei.
Al contrario un movimento di ampiezza
senza precedenti quello contro gli euromissili nei primi anni ‘80
Milioni di donne e uomini nelle piazze per
cercare di contrastare i pericoli di guerra tra le due superpotenze
USA e Urss e la loro corsa al riarmo simboleggiata dai nuovi missili Ss20,
Cruise e Pershing. Oltre che in Europa, il movimento fu molto attivo negli
Stati Uniti e presente anche nei paesi dell’Est, quelli del patto di Varsavia.
Un movimento che non riuscì a impedire
l’installazione dei missili, ma che ha lasciato segni profondi.
Questo movimento pacifista a partire da
Comiso fu formazione per tanti giovani, partecipazione democratica,
invenzione di nuove forme di espressione e di lotta
Fucina di nuove idee e crescita della
cultura pacifista e crogiolo di nuove sensibilità politiche e ideali e
dell’ecopacifismo. Anni di intensa mobilitazione con ondate di manifestazioni
di massa nelle città come non si era mai visto prima.
La
mobilitazione è ampia e diffusa in tutto il Paese
Anche nei centri più piccoli è un fervore
di iniziative, nascono moltissimi comitati per la pace. Molto attive le riviste
del tempo Guerra e pace, Segno, Bozze, Testimonianze.
Particolare attenzione si dedica al tema
dell’educazione alla Pace da parte di riviste, scuole, docenti. Nel 1983 sarà
il momento di massima mobilitazione europea contro gli euromissili, ma
l’imponenza delle manifestazioni e la diffusione del movimento non cambiano le
decisioni dei governi che confermano la decisione di installare i missili
cresce la tensione in Libano, l’invasione
USA di Grenada, l’arrivo dei primi missili rendono ancora più incandescente il
clima internazionale. Ma la mobilitazione pacifista ha lasciato
il segno, nelle coscienze dei partecipanti e dei cittadini, nel senso di
appartenenza europeo e sicuramente anche nelle nuove prospettive che da lì a
poco si apriranno alle speranze di pace e disarmo.
Negli
anni '80 il Trattato INF firmato da Reagan e Gorbaciov apre a orizzonti
infiniti di speranza per una distensione pacifica e pacifista a livello
internazionale. Quindi per lo smantellamento degli euromissili
Alla metà degli anni '80 il clima si fa
più disteso a livello internazionale e le trattative tra le due superpotenze
portano agli accordi del 1987 per l’eliminazione dei missili a
media gittata.
La
mobilitazione pacifista della popolazione dal basso ebbe un ruolo innegabile
per lo smantellamento dei Cruise. Ma oggi dove è tutta quella mobilitazione di
persone per la pace?
Il contributo di tanta parte di
popolazione del mondo in piazza per reclamare la pace ha avuto un ruolo
innegabile, anche se subito l’installazione dei missili fu una cocente
sconfitta del movimento. All’Est, il movimento pacifista ha svolto un ruolo
nella preparazione del crollo dei regimi del cosiddetto socialismo reale.
Dopo
il Trattato INF degli anni '80 il clima si acutizza fino alle attuali
disposizioni Nato del vertice di Washington, dopo i summit di Madrid e Vilnius,
non solo sugli euromissili, ma verso una rincorsa estrema al riarmo e alla
militarizzazione
In una congiuntura
storica e politica e sociale come quella attuale si assiste praticamente
inermi e inerti ad un’escalation delle tensioni militari a livello
internazionale e mondiale.
Un
estremo appello del mondo del pacifismo per gridare e affermare il nostro
dissenso contro il riarmo e l'annientamento di tutte le forme di vita sulla
Terra
Per questo come pacifisti
abbiamo pensato di diffondere e prima ancora di strutturare una raccolta di
firme del mondo del disarmo e della nonviolenza provenienti anche
dall’attivismo di base e dal basso per contrastare gli euromissili Nato
Gli
euromissili ai tempi di Comiso a testata nucleare, mentre gli euromissili che
la Nato vuole installare in Germania entro il 2026 sono oltre che nucleari, anche
ipersonici
Ai tempi di Comiso gli
euromissili erano a testata convenzionale e atomica, invece attualmente sono
anche ipersonici e nucleari come scrive Domenico Gallo.
Da
Bloch a Hessel a Morin: il richiamo dei grandi moniti per la pace nel mondo da
parte di importanti intellettuali e padri costituenti dell'Onu e della
giurisprudenza del diritto internazionale
Una raccolta di firme
contro questi ordigni militari di distruzione di massa costituisce un richiamo
al principio di responsabilità e al ‘principio speranza’ per un appello al
ragionamento perché da 'homo sapiens stiamo diventando homo demens', come sostiene
Alex Zanotelli.
Un
appello come grido di allarme dell'intera umanità contro il grave pericolo
della deterrenza nucleare nel contesto di una nuova e altamente distruttiva
guerra fredda
Su Transform
Riferimenti: PeaceLink
Approfondimenti: FARO DI ROMA
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