Le divisioni all'interno di Left riguardano anche noi
Si apre davanti a noi una autostrada o una voragine?
LEFT va in frantumi sulla Nato e sul conflitto in Ucraina
- il radicamento elettorale e sociale può avvenire per avere assunto posizioni avanzate in ambito nazionale su battaglie importanti, e vitali, come quelle del lavoro, della giustizia sociale, economica e climatica, per avere contrastato le politiche dei governi neo liberisti (il caso della Francia
- alla lunga assumere posizioni "ragionevoli" incline al compromesso con gli interessi moderati del centro sinistra non aiuta a conservare consensi, prova ne sia la debacle di Rifondazione prima e della Lista Santoro e la progressiva erosione dei consensi di Syrza in Grecia o di Podemos in Spagna
- anche le posizioni internazionaliste di alcuni partiti comunisti tradizionali, vedi il Portogallo, non raccolgono consensi ma li vanno perdendo nel corso del tempo
- La marea montante delle destre, anche estreme, raccoglie i consensi elettorali popolari al contrario di quanto accade per le organizzazioni comuniste e spiccatamente di sinistra che invece raggiungono percentuali elettorali irrisorie
- assumere posizioni nazionali radicali e conflittuali conservando al contempo visioni e pratiche antimperialiste riconosciute dall'elettorato è sempre più una ardua scommessa, prova ne siano i risultati riportati da alcuni partiti e raggruppamenti nei singoli paesi europei.
La scissione all'orizzonte viene poi minimizzata da Rifondazione Comunista , ormai entità astratta, alla quale preme solo mantenere qualche aggancio nella vana speranza di avere voce in capitolo, per conquistare qualche consigliere comunale e un domani in Parlamento, lo dimostra il sostegno alla lista Santoro, la frenesia nel saltare sul carro degli oppositori alla Autonomia differenziata assumendo posizioni di equidistanza nella guerra in Ucraina (la famosa posizione nè con la Nato nè con Putin)
Un quadro assai preoccupante che induce anche a rivedere le nostre posizioni, le nostre stesse pratiche politiche e sociali.
Fatto sta che all'ombra del Parlamento europeo una sinistra incapace di assumere posizioni chiare rispetto ai Patti di stabilità imposti ai singoli paesi dalla Ue, sul ruolo della Nato e sui processi di militarizzazione dei territori, non porta consensi elettorali e riconoscimenti sociali.
E non basta neppure assumere posizioni internazionaliste o di parziale radicalità all'ombra dei sindacati ufficiali per acquisire riconoscimenti delle classi subalterne che invece scelgono la destra
Qualche riflessione si rende necessaria e indispensabile per navigare in questo mare periglioso con una cartina e una bussola aggiornata
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