Venti di guerra in Libano Israele mira a estendere a Iran e Libano il conflitto
Venti di guerra in Libano
Israele mira a estendere a Iran e Libano il conflitto
Il Libano da decenni è il terreno di scontro dei vari
imperialismi, regionali e non e il suo progressivo indebolimento come entità
statale è anche risultato degli scontri interni tra milizie legate ai vari
gruppi etnici che compongono il paese dei cedri.
Ma il ruolo di Israele resta nevralgico e in questi
ultimi giorni hanno attaccato le postazioni di Hezbollah per ampliare il
conflitto che Usa e Israele, con il sostegno della Nato, hanno dichiarato da
tempo in tutta l'area medio orientale.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) mirano a
distruggere Hezbollah alimentando un clima di paura , la guerra strisciante
contro le milizie mira anche a costruire dei rapporti di forza differenti in
Libano e tornare a controllare in toto quel paese come avveniva negli
anni ottanta attraverso le milizie cristiano maronite, alleati di Israele e
responsabili delle immagini stragi nei campi profughi palestinesi.
IDF asserisce che i bombardamenti nel Libano
meridionale sono finalizzati a prevenire imminenti attacchi, con la stessa
logica di guerra sono stati attaccati altri paesi come l'Iran. A coprire
le azioni israeliane un ampio dispiegamento di forze Usa e Nato dislocando
portaerei nel Mediterraneo e mettendo in campo sistemi di spionaggio e
missilistici di ultima generazione.
Si va facendo strada l'idea di ampliare i confini di
Israele, la minaccia del Libano è presa come pretesto per allargare i confini
dello stato nazionale visto che Hezbollah non è in grado di attaccare
militarmente con una incursione via terra lo stato ebraico
Netanyahu a mezzo stampa lancia nuovi scenari di
guerra: “Nasrallah a Beirut e Khamenei a Teheran devono sapere che quello
che è successo oggi non è la fine della storia, non si conclude qui” anche
al fine di vanificare ogni trattativa che ponga fine al genocidio del popolo
palestinese
Dopo l’attacco aereo, Hezbollah ha risposto
lanciando razzi verso Israele subito neutralizzati da quel sistema
antimissilistico israeliano acquistato e prenotato da molti paesi occidentali e
non. Possiamo allora ipotizzare un attacco preventivo israeliano
per evitare una incursione militare libanese? I fatti dicono invece l'esatto
contrario.
La milizia scita rappresenta un ostacolo alla
normalizzazione dell'area e per questo estendere la guerra al territorio
libanese fa parte di quella strategia offensiva che mira a controllare l'intera
area.
Sui social media Israele ha mostrato un video
che mostrerebbe i preparativi per l’attacco contro Israele, la ennesima
propaganda di guerra per alimentare il conflitto in atto.
Le IDF sostengono che i razzi lanciati dal
Libano sono stati intercettati e neutralizzati dalla difesa aerea ma non sono
mostrate immagini che attestino la veridicità di queste dichiarazioni
L'intento israeliano è sabotare i
negoziati per il cessate il fuoco a Gaza , fonti del governo parlano di un
piano per attaccare la " base di Glilot”, sede del
quartier generale del Mossad e la base dell’intelligence ove si trova il
comando di tutti i sistemi antimissilistici di ultima generazione.
I raid dell'esercito israeliano hanno attaccato invece
31 villaggi e le aree circostanti, sono state rase al suolo centinaia di case e
edifici pubblici, le strade di collegamento distrutte, i contingenti militari
dei paesi occidentali in stanza nel Libano erano sicuramente al corrente
dell'attacco visto che si trovavano nei bunker.
Per giustificare i continui attacchi militari vengono
mostrati immagini di missili artigianali che sappiamo non avere la tecnologia
sufficiente a colpire le città israeliane violando il sistema
antimissilistico a loro protezione.
In questi scenari gli Usa svolgono un ruolo dirimente
di supporto ad Israele con ampio ausilio dei sistemi ISR (intelligence,
Sorveglianza e Ricognizione) e la presenza di numerose navi da guerra che
hanno spiccate capacità difensive e offensive a supporto di Israele.
A Chicago ove si teneva la convention democratica,
sono scesi in piazza migliaia di manifestanti per chiedere ai democratici
l'immediata fine degli attacchi israeliani, la risposta di Biden e della
candidata alle presidenziali è stata la ennesima fornitura militare (20
miliardi di dollari)
Gli Usa alimentano la guerra, sanno che un eventuale
attacco al Libano avrebbe costi politici, militari e finanziari ulteriori che
potrebbero ostacolare l'ascesa alla presidenza della Harris, per questo Israele
ha scelto una strategia diversa adducendo la motivazione che i suoi attacchi
sono solo preventivi e di carattere difensivo
Ma il vero obiettivo di Netanyahu è quello di
coinvolgere nel conflitto tanto il Libano quanto l'Iran, a quel punto avrebbe
il pieno sostegno delle potenze occidentali tacitando le proteste della
opinione pubblica occidentale ormai avversa al genocidio del popolo palestinese
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