Il problema del centro storico e dei quartieri periferici

 In pieno agosto assistiamo alle solite campagne della destra pisana per ridurre il disagio sociale a un problema di ordine pubblico.

Questa estate ha visto la totale assenza di iniziative della Giunta Conti nei quartieri periferici, non ci sono iniziative sociali e ricreative, tutto si concentra nel centro storico in funzione della movida, perfino i centri estivi per bambini\e sono andati riducendosi nel tempo senza quella programmazione e coordinamento che un tempo il Comune svolgeva promuovendo attività a prezzi modici per i bambini e le bambine di ogni fascia di reddito.

Capita che alcune piazze cittadine siamo occupate da tavolini di ristoranti e bar e sarebbe opportuno capire se gli spazi concessi non siano nel frattempo dilatati senza le dovute autorizzazioni e a tal riguardo ci associamo a chi chiede spiegazioni e approfondimenti.

Non si tratta di accusare gratuitamente i locali della movida ma chiedersi quale ruolo svolga la Giunta nella programmazione e nel controllo degli spazi cittadini.

Da quanto vediamo è prevalsa l'idea che ogni spazio di aggregazione sia demandato a soggetti privati, a bar e ristoranti evitando di organizzare una serie di iniziative ramificate in ogni quartiere della città.

Si preferisce organizzare eventi al Giardino Scotto  o sul litorale pensando che l'offerta di iniziative , per lo più a pagamento, non debba invece riguardare i quartieri popolosi della periferia.

E sembra quasi che gli interventi securitari siano pensati a uso e consumo di bar e ristoranti con una idea della città che nel corso degli anni ha prima demonizzato la movida giovanile salvo poi sposare la proliferazione di locali nel centro storico in piena continuità con le precedenti Giunte di centro sinistra.

Qual'è allora la idea della città della Giunta Conti?

E soprattutto perchè non aprire un dibattito sul futuro del territorio coinvolgendo la cittadinanza tutta?

Sindacato di base Cub Pisa



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