Anno scolastico 2020-2021: non si fanno le nozze con i fichi secchi! Proposte del sindacato di base al Comune di Pisa

Sono uscite le linee guida relative al prossimo anno scolastico, eppure nella stragrande maggioranza degli enti locali assessori competenti e dirigenti dei servizi educativi non hanno ancora incontrato Rsu e Rls per discutere di come riorganizzare i servizi scolastici. La spiegazione è semplice: si cercano soluzioni scavalcando il sindacato e i rappresentanti alla sicurezza optando per i soliti accordicchi con il personale a cui sarà facile imporre regole senza mai entrare nel merito della fattibilità e nella efficacia delle scelte intraprese.
 
Una situazione surreale resa possibile dal silenzio assenso dei sindacati rappresentativi e dal clima insturatosi nei luoghi di lavoro dividendo il personale in presenza da quello in smart.
 
Spetta agli Enti locali la ricognizione degli spazi scolastici esistenti, eppure nulla sappiamo delle ricognizioni avvenute o in corso d'opera e men che mai ne conosicamo gli esiti. Quali saranno gli interventi ordinari e straordinari previsti dalle linee guida e a carico dell'Ente locale? E sono poi previsti stanziamenti straordinari per gli Enti locali per la messa in sicurezza dei bambini e delle bambine? E' poi previsto l' acquisto di materiali nuovi vivamente consigliati per contrastare i contagi, e con quale budget? Oppure tutto si ridurrà alla discrezionalità degli Enti locali che dovranno comunque fare i conti con i soliti tetti di spesa che limiteranno gli acquisti e gli investimenti nelle strutture?
 
Molte scuole sono in questi giorni cantieri aperti, numerosi intervento a singhiozzo e i tempi di realizzazione del tutto incerti. Sorge spontanea una domanda: sono stati caldendarizzati in ogni Ente locale interventi manutentivi , ordinari e straordinari? .
 
Le linee guida parlando di assegnare alle scuole spazi solitamente utilizzati per la cittadinanza, sarebbe opportuno capire quali siano gli spazi individuati città per città e soprattutto non sappiamo quale sia l'effettiva collaborazione tra i vari Enti pubblici, da parte nostra la richiesta di sfruttare i tanti spazi vuoti e inutilizzati ecludendoli dalle alienazioni.
 
Per quanto concerne le elezioni del 20 Settembre sarebbe bene sapere se saranno svolte nei soliti seggi elettorali (tra i quali anche una scuola dell'infanzia) oppure in altre sedi, una questione dirimente soprattutto in considerazione del fatto che pochi giorni prima inizia l'anno scolastico.
 
Quale sarà il coinvolgimento del personale comunale nelle attività previste per l'anno scolastico e a fronte dell'emergenza sanitaria prorogata fino al 31 Ottobre? Nel frattempo da una parte si dice di volere allungare lo smart working dall'altra invece si impongono 4 rientri in presenza a settimana a conferma che gli Enti pubblici non sanno come riorganizzare i servizi da remoto, non hanno predisposto interventi riorganizzativi per il lavoro a casa e assumono decisioni confuse e approssimative solo per salvare la faccia e occultare ritardi ed inadempienze.
 
Quali saranno le misure intraprese per il cosiddetto distanziamento nelle scuole dell'infanzia e nei nidi? Sarebbe interessante comprendere quali siano in concreto le cosiddette considerazioni di carattere metodologico
 
Le linee guida sono alquanto generiche e scaricano sugli Enti locali molte, troppe, decisioni, non si dice con chiarezza quali saranno le misure organizzative ed orarie da intraprendere . E' forse possibile pensare a doppi turni senza prima prevedere l'assunzione di personale? Noi crediamo di NO.
 
Urge conoscere la tempistica degli interventi necessari nelle strutture che ospitano nidi e scuole dell'infanzia visti i ritardi degli interventi anche per la mancanza di personale comunale con ruoli esecutivi.
 
Per quanto concerne poi la refezione scolastica come avverrà concretamente la erogazione dei pasti? Negli appalti di refezione opera una forza lavoro sottopagata con pochissime ore contrattuali , ancora una volta sono proprio le lavoratrici degli appalti a pagare la crisi.
 
Le linee guida prevedono la possibilità dei doppi turni e viene prevista solo una generica salvaguardia dei posti di lavoro senza rimettere in discussione gli appalti al ribasso costruiti con salari da fame, poche ore contrattuali. E' doveroso chiederci come saranno riorganizzati allora i servizi di refezione, con quanto personale per struttura e anche in questo caso la questione degli organici, e delle assunzioni, diventa prioritaria nonostante tutti i giochi di parole che ruotano attorno a principi astratti per non aumentare gli impegni di spesa e incrementare gli appalti esistenti
 
E , sempre per le lavoratrici delle refezioni attualmente a casa senza stipendio (perchè i contratti vanno di pari passo con la durata dell'anno scolastico e per alcuni mesi dell'anno non è prevista prestazione e retribuzione ), quali saranno le misure alternative di erogazione previste in accordo tra committente e appaltatore? Noi proponiamo ancora una volta la intensificazione dell'appalto refezione e di quello delle pulizie dedicando piu' ore agli interventi di pulizia e sanificazione pensando a soluzioni pratiche nell'interesse delle lavoratrici, dei piccoli utenti e a tutela della salute e e sicurezza di tutti\e

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