MILIONI DI SUSSIDI IN MENO:LA MERCE DI SCAMBIO CON IL RECOVERY FUND

Per settimane il dibattito è stato alimentato sul nulla per nascondere la reale posta in gioco ma , piano piano, la verità sta venendo a galla nella discussione sul bilancio comunitario dei prossimi anni attualmente in corso a  Bruxelles. Sono in gioco non solo i sussidi e i prestiti nel Fondo per la Ripresa (oggi ammontanti a 500 e 250 miliardi di euro) ma i soldi da destinare ai singoli paesi e una riduzione del Bilancio di 30 miliardi di euro potrebbe avere ripercussioni negative sulle aree piu' deboli.

E soprattutto i soldi arrivati nelle casse statali potrebbero uscire contemporaneamente sotto forma di minore finanziamento destinato a importanti capitoli di spesa oppure avere una merce di scambio subdola ma da sempre efficace: controriforme in materia di lavoro, sanità, welfare.

Nulla è dato sapere sulle decisioni finali ma i prestiti europei non sono mai a fondo perduto, presto arriveranno merci di scambio onerose, del resto quante volte ci è stato detto che una pessima riforma era dettata dall'agenda europea?  Ce lo chiede l'Ue, il ritornello sempre verde sentito quando hanno innalzato l'età pensionabile o distrutto tutele individuali e collettive. E anche con il Recovery Fund la musica non cambierà spartito


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