Dimmi la veritàààààà? A cosa mira il continuo pressing padronale sul Governo ?

A noi piacciono le persone che non le mandano a dire, un po' di sana schiettezza, anche se reazionaria, non guasta nel mondo dell'ipocrisia dilagante.

Intervista, l'ennesima, del Presidente di Confindustria , questa volte sulle pagine del giornale di Confindustria, una strategia comunicativa e politica di continue pressioni sul Governo e sui sindacati.

"Nel paese occorre piu' responsabilità", la critica al Governo per "riforme infinite ma non si indicano le priorità"  , "dopo le minacce agli industriali mi sarei aspettato reazioni forti dal Governo"

Le minacce agli industriali e quelle ai lavoratori?

Da sempre vengono recapitate lettere anonime e minacciose a dirigenti di azienda e a semplici cittadini, da qui a ipotizzare il ritorno della lotta armata corre grande differenza a meno che non si voglia prendere la palla al balzo e aprire le danze di una nuova stagione repressiva e di criminalizzazione del conflitto sociale.

Perchè, al contrario dei rassicuranti messaggi governativi, i padroni sanno cosa ci aspetta ad autunno \inverno, dicono di essere estranei agli scenari politici ma poi ogni giorno lanciano moniti e indicazioni al Parlamento per approvare provvedimenti di un certo tipo.

Non corrisponde al vero la estraneità padronale alla politica come dimostra le decine di esponenti padronali eletti nel Parlamento, i tavoli concertativi con il Governo nazionale e locale delle associazioni datoriali, le pressioni sono quotidiane e la internità della classe imprenditoriale alla poltica acclarata

Se l'Italia è in crisi piu' di ogni altro paese europeo, se dal 2008 ad oggi non c'è stato recupero del Pil perduto, i padroni non hanno qualche responsabilità?

Le loro richieste sono state tutte puntualmente accolte, dall'innalzamento dell'età pensionabile alla precarizzazione dei rapporti di lavoro, dall'applicazione del sistema di calcolo previdenziale su base contributiva allo stravolgimento dell'art 18 , dai contratti nazionali al ribasso al welfare aziendale che baratta incrementi salariali con i bonus.

La politica è forse sora alle istanze padronali? Non crediamo proprio.come i fatti dimostrano eloquentemente.

L'arretratezza del sistema industriale è legata alla spasmodica ricerca dell'abbattimento dei costi, a decenni di delocalizzazione produttiva, la responsabilità di queste scelte è tutta padronale.

Gli obiettivi sono allora ben altri, primo tra tutti decidere come spendere , e a vantaggio di chi, i fondi europei, ottenere finanziamenti per le imprese, far decidere loro la gestione degli ammortizzatori sociali, un pacchetto di richieste che nelle settimane pandemiche ha preso corpo anche attraverso decine di interviste sapientemente rilasciate.

E visto che all'orizzonte si profilano licenziamenti collettivi, da una parte il Governo cerca di mediare con i sindacati per non ritrovarsi un autunno caldo e conflittuale e dall'altra i padroni soffiano sul fuoco arrivando a ipotizzare perfino il ritorno alla lotta armata e ritenendosi offesi dalle dichiarazioni del Presidente Inps.

In sostanza la querelle riguarda le decisioni del Governo, la manovra di autunno, l'utilizzo dei soldi europei, la strategia in materia di lavoro, contratti a tempo e licenziamenti, il pressing padronale si prefigge obiettivi ambisiosi, allo stesso tempo i sindacati auspicano il ritorno alla concertazione che nel corso degli anni ha solo indebolito il potere di acquisto e di contrattazione.

E' quindi arrivato per tutti il tempo delle scelte perchè nulla sarà piu' come prima.

Commenti