Novità in materia di appalti. Criticità sotto il profilo anticorruzione? Di sicuro non ci sono tutele reali per la forza lavoro.
G.U. n. 178 del 16 luglio 2020 il decreto-legge cd. “semplificazione” n. 76 del 16 luglio 2020, “misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”.Cosa prevede il decreto per i servizi e i lavori pubblici?
– all’art. 1 incentivi per gli investimenti pubblici nell' emergenza sanitaria COVID-19 con alcune novità in materia di gare e appalti ossia
a) affidamento diretto per lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 150.000 euro
b) procedura negoziata, senza bando, con la sola consultazione di almeno cinque operatori economici, con la rotazione degli inviti, per l’affidamento di servizi e forniture sopra 150.000 euro fino a 350.000 euro,. Gli inviti saranno estesi a dieci operatori per lavori da 350.000 euro fino a un milione di euro, quindici operatori per quelli superiori . Varrà l’offerta economicamente più vantaggiosa, ancora una volta sarà premiato prezzo più basso. senza curarsi delle ricadute in materia di occupazione, ore contrattuali e contratto nazionale applicato. Una manna per le imprese ma non per la forza lavoro! Ovviamente saranno escluse le cosiddette offerte anomale , quelle con un eccessivo ribasso come già stabilito dalle normative vigenti
Lo sblocca cantieri presenta dunque criticità non solo sotto il profilo della anticorruzione ma persevera nella scelta di non assicurare tutele reali e garanzie scritte alla forza lavoro negli appalti
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