Come abbattere le liste di attesa in sanità?



Ci si accorge solo ora delle migliaia di cittadini che attendono da mesi esami e visite mediche, i ritardi sono spesso causa di malattie non curate che possono creare danni permanenti se non portare alla morte dei pazienti.
Le lunghe liste di attesa sono la dimostrazione che non basta parlare di ritorno alla sanità pubblica che nel frattempo pubblica, accessibile e gratuita non lo è piu' da anni.
La mancanza di personale rende impossibile erogare servizi adeguati alle richieste, per anni hanno smantellato , o fortemente ridimensionato, la medicina preventiva e di base e i risultati sono quelli che ogni giorno sono sotto i nostri occhi.
Una delle soluzioni praticabili è la assunzione di medici, tecnici di laboratori, infermieri e di tutte le figure professionali sanitarie indispensabili, poi ci sarà da porre fine alla vergogna delle visite intra moenia, della libera professione all'interno delle strutture ospedaliere e sanitarie pubbliche. 
Recentemente il Governo ha dichiarato di volere stanziare 700 milioni di euro per abbattere le liste di attesa, si parla di un piano straordinario della sanità da 20 miliardi a cui starebbe lavorando il Ministro Speranza con i soldi europei del Mes che tuttavia non arriveranno prima di un anno a prescindere dalle condizioni capestro imposte dalla Ue.
Le statistiche riportano dati allarmanti che denunciano l'emergenza salute, siamo sempre piu' malati e la aspettativa di vita (chi vuole ricordarlo al Ministro del Lavoro a proposito dell'innalzamento dell'età pensionabile?) da qualche anno ha iniziato a scendere.
11 milioni tra visite accertamenti e screening rinviati , rinviati oltre 600mila ricoveri e interventi chirurgici per l'emergenza covid che con le ultime notizie di focolai diffusi, molti per contagi nei luoghi di lavoro, è tutt'altro che tramontata.
Le soluzioni esistono, proviamole a riassumerle in pochi punti
  • un piano straordinario di assunzioni in sanità
  • sostituire le partite iva con un contratti a tempo indeterminato
  • fine del contratto , sfavorevole, della sanità privata
  • aumenti salariali per restituire agli operatori sanitari buste paga dignitose e in linea con i parametri europei
  • investimenti in strumentazioni e recupero dei presidi sanitari e delle cliniche ospedaliere dismesse per costruire ambulatori pubblici ai quali accedere solo con i ticket rapportati al reddito
  • Non ricorrere a servizi sanitari privati ma pensare alla loro reinternalizzazione dentro la sanità pubblica
  • eliminare ogni tetto di spesa in materia sanitaria
  • intensificare le pulizie e le sanificazioni senza piu' appalti a ribasso
Le soluzioni ci sono, quello che manca è la volontà politica di attuarle

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