Morte sul lavoro a Montacchiello: la Toscana non è un'oasi felice.

a seguire il comunicato dei delegati e lavoratori del Sindacato di base Pisa

Un altro morto sul lavoro, questa volta alle porte di Pisa. Proviamo a fornire alcuni dati a conferma che la Toscana non è un isola felice e infortuni, morti sul lavoro e malattie professionali arrivano a cifre impensabili

Tra il 2017 e il 2018 in Toscana ci sono stati 161 morti sul lavoro, 22 nella sola provincia di Pisa, nel 2018 in Toscana erano quasi 8 mila le denuncia di malattia professionale all'Inail, 1434 delle quali nel pisano.

Ogni volta che un lavoratore, o una lavoratrice, muore o si infortunia rischiamo di dire cose scontate, affidarsi ritualmente agli inquirenti per le indagini che appureranno, un doman,i i fatti e le responsabilità,  nel frattempo saranno trascorsi anni e la labile memoria dell'opinione pubblica leggerà la cronaca con il consueto distacco.

Non sappiamo quale sia stata l'esatta dinamica dell'incidente mortale che è costata la vita a un operaio di 48 a Montacchiello, di certo non è mai abbastanza la formazione in materia di salute e sicurezza, sul corretto funzionamento delle macchine e sulle misure da intraprendere in caso di guasti.

La crescita esponenziale degli infortuni e delle morti sul lavoro è il risultato delle condizioni di lavoro e delle stesse leggi che governano il modo di produzione capitalistica, ad esempio troppi lavoratori over 60 continuano ad operare in mansioni pericolose e i giovani neo assunti non sempre sono adeguatamente formati.

La spasmodica ricerca di profitto è senza dubbio la causa di tanti infortuni e morti, basta pensare alle aziende che nel periodo di covid non hanno chiuso anche quando sarebbe stato consigliabile il fermo delle attività produttive.

Alla famiglia del lavoratore il nostro cordoglio ma crediamo non sia sufficiente la pietas, serve piuttosto rivedere orari e carichi di lavoro, dedicare piu' tempo alla formazione della forza lavoro, soprattutto quella adibita ad operazioni pericolose. Siamo stanchi di piangere infortuni e morti, una strage degli innocenti che ogni anno riempie gli annuari statistici senza produrre quei cambiamenti necessari per prevenire infortuni, malattie e morti.

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