Ricordi i Pacchetti di sicurezza?

Li abrogheremo appena avremo conquistato il Governo, era piu' o meno un anno fa quando sentimmo queste frasi da esponenti del Pd e della società civile a proposito dei pacchetti sicurezza. Trascorsi 11 mesi  dall'inizio del Conte bis i decreti sono ancora al loro posto. Ora sembrerebbe il momento buono per rimettere mano ai Decreti ma i tempi e i contenuti dell'intervento sono tutt'altro che certi soprattutto in vista delle elezioni Regionali del 20 e 21 Settembre.
Il Mov 5 Stelle è il principale oppositore di una revisione dei pacchetti sicurezza, del resto quando si parla di decreto dettato da criteri di ordine e integrazione dubitiamo si voglia andare verso lo smantellamento dei pacchetti Sicurezza.

La paura di perdere consensi è evidente, la politica antirazzista è funzionale alla querelle mediatica ma scissa dai contenuti e dalle prospettive.

Il centro sinistra ha tutto l'interesse a giocare sugli equilibri senza mai andare al sodo delle questioni come il rapporto tra lavoro e immigrazione, la rimozione di leggi che contrastano non solo con i diritti civili ma con quelli sociali .

Quando si vuole coniugare ordine e sicurezza con altri principi si finisce con lo spostare ogni ragionamento sul piano delle destre  per valutare il numero dei migranti da accogliere in base a percentuali regionali  ma senza mai rimettere in discussione le norme che regolano la immigrazione e sanciscono la criminalizzazione dei migranti. 

Altro rischio è legato al fatto che si voglia rivedere solo parte dei pacchetti sicurezza ma non l'impianto complessivo, le ricadute repressive, la logica del degrado urbano.

E' arrivato quindi il momento di non accettare e subire le decisioni ma di presentare le nostre proposte collegandole a quelle istanze anti securitarie delle quali in tanto hanno parlato ma con ben pochi fatti conseguenti.

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