Come aumentano le spese militari......

 

Crescono le spese militari europee e l' European Peace Facility prevede l'aumento fino a 187,5 milioni di euro 

L'European Peace Facility è uno strumento finanziario ‘fuori bilancio’  che si aggiunge alle spese militari già deliberate  a cui l'Italia partecipa per il 13 % della spesa complessiva che poi corrispondono a a 125 milioni di euro.

Nelle prossime ore verrà deciso un ulteriore incremento del contributo che potrebbe portare l'impegno italiano alle imprese di guerra  per 187,5 milioni di euro

Rinviamo a quanto scrive  su questo argomento l'osservatorio Milex (https://www.milex.org/2022/04/08/armi-ucraina-187-milioni-costo-per-italia/)

Il budget previsionale annuale dell’EPF prevedeva un incremento annuale: 420 milioni di euro nel 2021, 540 milioni nel 2022, 720 milioni nel 2023, 900 milioni nel 2024, 980 milioni nel 2025, 1 miliardo nel 2026 e 1.132 milioni nel 2027.
Il contributo italiano al Fondo è stato di circa 52,5 milioni nel 2021 e avrebbe dovuto essere di circa 67,5 milioni quest’anno.

Nel corso del 2021 sono stati spesi quasi 259 milioni di euro per forniture militari e supporto militare di vario genere a Paesi africani (85 milioni alla Somalia, 44 milioni al Mozambico, 35 milioni al G5 Sahel, 24 milioni al Mali e 10 milioni a Camerun, Chad, Niger e Nigeria), alla Georgia (12,75 milioni), alla Bosnia (10 milioni), alla Moldova (7 milioni) e all’Ucraina (31 milioni in ospedali da campo, sminamento, logistica e cyber-difesa).  

Il budget residuo dell’EPF del 2021 (161 milioni euro) e quello previsto per quest’anno (540 milioni) non bastano a coprire l’operazione ‘Armi all’Ucraina’, per la quale sono necessari subito ulteriori 800 milioni di euro complessivi, una cifra cui l’Italia dovrebbe essere chiamata a contribuire con circa 100 milioni di euro in più rispetto al previsto.

E’ doveroso riportare che la decisione del Consiglio UE n. 2022/338 dello scorso 28 febbraio sull’avvio della fornitura di armi letali all’Ucraina, era stata preceduta da una Concept Note, una sorta di Relazione Illustrativa del Segretariato Generale del 27 febbraio, che elencava i rischi di tale decisione sottolineando in particolare che:
1) La fornitura di armi può rafforzare il ciclo della violenza e del conflitto;
2) Le unità supportate possono commettere o essere accusate di violazioni del diritto umanitario internazionale;
3) L’attrezzatura fornita può finire nelle mani sbagliate;
4) La Federazione Russa può rispondere alla fornitura di armi in modo ostile agli interessi dell’UE.


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