Non c'è niente da festeggiare!

 Dall’inizio dell’anno sono morti 422 lavoratori, 206 di questi sui luoghi di lavoro, gli altri in itinere e sulle strade

Numeri preoccupanti, infortuni, incidenti e malattie professionali in continuo aumento per non parlare dei morti sul lavoro non assicurati all’INAIL , i lavoratori al nero.

Per quanto ne dicano le statistiche, l'Italia continua ad essere tra i paesi dove dominano precarietà occupazionale e insicurezza sul lavoro, l'abbassamento del costo del lavoro, la logica degli appalti e dei subappalti è tra le principali cause del fenomeno.

In Parlamento qualcuno vorrebbe rendere facoltativa la clausola sociale consentendo, nei cambi di appalto, alle imprese piena discrezionalità, la liberalizzazione del subappalto ha reso ancora piu' drammatica la condizione di vita e lavorativa di milioni di uomini e donne.

Una situazione insostenibile alla quale rispondere non con parole o promesse ma con il conflitto

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