Scenari economici della crisi
Il prezzo del gas ha iniziato a crescere prima della Guerra in Ucraina e non è casuale che Draghi miri proprio ad abbassare il costo di gas e petrolio giocando la carta della moneta con la quale pagare i rifornimenti energetici.
La guerra in Ucraina e le sanzioni hanno solo alimentato la spirale degli aumenti, dopo mesi di lock down è ripresa la domanda di consumi e macchinari, la ripresa dell'economia ha colto di sorpresa molti\e e generato effetti speculativi. Ad esempio i prezzi dei generi alimentari o dei semiconduttori, i porti erano congestionati di merce che non riuscivano a smaltire, i rifornimenti incontravano difficoltà per immergersi sui mercati alla stessa velocità del periodo antecedente alla pandemia.
Le politiche monetarie sono state pensate per contenere la inflazione, la minaccia di reperire alternative energetiche ai fossili ha avuto un altro effetto sui costi di gas ed energia.
Fin qui nulla di nuovo ma il costo di gas e petrolio dipende anche dalla energia con la quale i paesi Ue spingeranno verso fonti rinnovabili in alternativa a quelle fossili.
La spinta a far crescere il costo delle energie tradizionali puo' essere anche alimentata dai paesi Ue per favorire le rinnovabili.
A loro volta i paesi produttori di gas ed energia potrebbero contenere le forniture per evitare la riduzione del prezzo e questo non vale solo per la Russia ma per tutti gli altri paesi con il petrolio, quelli mediorientali in primis.
Poi ci sono i costi di alcuni minerali come quelli indispensabili per la transizione energetica che a loro volta potrebbero avere un grane aumento dei prezzi, dal cobalto al litio con cui si si costruiscono le batterie fino al palladio o all'alluminio per le auto elettriche.
Il dibattito sul gas russo rischia di essere fuorviante perchè i paesi europei, Germania in primis, ne hanno forte bisogno ma allo stesso tempo se vogliono lanciare la svolta delle rinnovabili dovranno affrontare e gestire il rincaro dei costi dei minerali sopra menzionati
La guerra in corso alimenta tanto l'aumento dei costi di gas e petrolio quanto quello degli altri minerali, la spinta Ue ad abbassarne i costi, anche con il ricorso alle sanzioni, diventa dirimente per non avere contraccolpi negativi sull'economia.
La rivoluzione verde puo' essere quindi causa tanto dell'aumento del costo del gas e del petrolio quanto degli altri minerali, ciascuno gioca la propria partita commerciale per non soccombere.
Le speculazioni finanziarie giocano un ruolo dirimente nella partita energetica con l'acquisto di titoli azionari delle principali multinazionali produttrici ed esportatrici di minerali
La mossa di Putin sul pagamento del gas e del petrolio in rubli gioca un'altra partita per impedire l'abbattimento delle importazioni e allo stesso tempo scongiurare l'abbassamento del costo di petrolio e gas verso cui mirano i paesi Ue per ottenere energia dalla Russia a costi sempre più bassi
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