Lavori in corso per la nuova base militare di Coltano: cosa dice il Governo e le varie ipotesi oggetto di valutazione

 Sulla stampa odierna apprendiamo di varie soluzioni da vagliare per la nuova base di Coltano e tra le  soluzioni potrebbe profilarsi una sorta di spacchettamento della base dividendola tra Ospedaletto (alloggi) e Coltano (centri operativi).

Proviamo allora a fare chiarezza spiegando la posizione del Governo emersa con tanto di documento in risposta ad una interpellanza Parlamentare ma non prima di avere fornito qualche informazione in piu

  • la scelta del Governo è chiara ossia destinare i reparti speciali dei carabinieri (Gruppo di intervento speciale, 1º reggimento paracadutisti "Tuscania" e il Centro cinofili) ad una nuova sede individuata a Coltano dentro il parco Migliarino- San Rossore e Massaciuccoli. 

 
Rinviamo ad alcuni documenti pubblicati sul nostro blog (scrivere sul motore di ricerca interno Coltano)
 
  • Si va profilando una ipotesi di spezzettamento della Base trasferendo ad Ospedaletto (nell'area dell'ex Expo dove oggi si trova  il mercato ortofrutticolo, uffici della Regione e la tipografia comunale)  la costruzione di 18 immobili residenziali destinati ad accogliere un centinaio di appartenenti all'Arma e le loro famiglie mentre sempre a Coltano verrebbe costruita la base  che occuperebbe una area di circa 73 ettari dentro i quali sarebbero edificati l' eliporto, la pista per l'addestramento alla guida veloce,  la torre di ardimento,  le strutture sportive oltre a magazzini, uffici, laboratori e capannoni
  • Altra soluzione potrebbe essere trasferire parte della base non ad Ospedaletto ma  al Cisam di San Piero a Grado, in una area di circa 31 ettari che già ospita il Centro interforze studi applicazioni militari
 
Ma cosa dice intanto il Governo nel suo documento ufficiale in risposta alla interpellanza di alcuni Parlamentari?
 
  • le attuali sedi che ospitano i reparti speciali dei CC non sono adeguate al loro scopo e quindi la costruzione di una nuova base è imprescindibile e non potrà essere messa in discussione
  • la sede di Coltano viene giudicata marginale rispetto al Parco 
  • l'impatto ambientale per il Governo sarà nullo perchè a Coltano già si trova un'area militare , quella dell'ex centro Radar,  da tempo in disuso
  • la costruzione della base sarà affidata a un commissario straordinario dentro quella procedura semplificata che consente di realizzare ogni intervento in fretta
  • alle amministrazioni locali viene offerta la possibilità di individuare soluzioni alternative fermo restando che questa base dovrà trovarsi in una area vicina all'aeroporto militare di Pisa da dove partiranno per le zone di guerra.
citiamo testualmente dalla risposta del Governo
 
- l’intervento permetterà di istituire, nella nuova base, anche un reparto
biodiversità, dotato di unità ippomontate per la vigilanza dello stesso e di unità cinofile antiveleno;
- i criteri di progettazione perseguono un bassissimo impatto ambientale e paesaggistico che, oltre agli interventi di mitigazione e compensazione individuati durante l’iter di approvazione, garantiranno emissioni pressoché nulle grazie alla coibentazione delle superfici verticali e orizzontali e al ricorso a sistemi di riscaldamento e condizionamento con impianti fotovoltaici e solare termico.
Inoltre, occorre evidenziare che:
- il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha indicato di
finanziare l’opera attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021/2027 e non con fondi del PNRR;
- nel 2021 è stata illustrata la progettualità in esame al presidente del parco, Dott. Lorenzo Bani (ndr di conseguenza il Governo dice che da tempo il Parco era a conoscenza del progetto);
- l’opera creerà potenzialmente un indotto stimato di circa 5-6 milioni di euro con molte decine di persone direttamente impiegate dalle ditte appaltatrici di servizi generali;
- nel sito in questione saranno realizzati un asilo nido e rilevanti impianti
ginnico-sportivi, che saranno messi a disposizione anche della collettività, mediante protocollo d’intesa.
e ancora: 

Si rappresenta, altresì, che l’Arma dei Carabinieri con due distinti comunicati stampa del 12 e del 14 aprile uu.ss. ha poi evidenziato che:
• le caratteristiche del progetto saranno condivise in sede di “Conferenza di Servizi” e sottoposte alla verifica della Commissione regionale per la VIA;
• l’insediamento, qualora condiviso, potrà costituire un’ulteriore occasione per la crescita dello sviluppo socio-economico dell’area, poiché, oltre al coinvolgimento della maestranze e delle aziende dell’indotto circostante per la gestione logistica della caserma, prevede la realizzazione di impianti sportivi messi a disposizione anche della
collettività, nonché la costruzione di un centro di educazione ambientale con percorsi naturalistici, comprensivi di un orto botanico e un arboreto, gestito dal costituendo distaccamento dei Carabinieri per la biodiversità.
A testimonianza, infine, dell’importanza che la Difesa annette al coinvolgimento degli organi del territorio, si rende noto che in data 4 maggio p.v. si terrà un incontro a Firenze tra Ufficiali del Comando Generale e il sindaco di Pisa, nonché rappresentanti della Regione Toscana, dell’Ente parco e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per favorire uno scambio di idee sulla realizzazione della caserma e venire incontro alle esigenze rappresentate.

Tanto premesso, ove il progetto non dovesse trovare la piena condivisione, nel rispetto delle diverse idee, saranno prese in considerazione ulteriori soluzioni, eventualmente individuate insieme agli Enti locali, fermo restando che le forze da allocare hanno l’esigenza di trovare una sede vicina a omologhi reparti delle altre Forze armate, per lo svolgimento di sinergiche attività addestrative aviolancistiche, e in prossimità dell’aeroporto militare di Pisa, per assicurare l’immediato trasporto in caso di necessità operative.

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