La Regione Toscana e la base di Coltano. Ecco spiegata la ragione per cui vogliono spostare la base da Coltano ad Ospedaletto costruendo una cittadella militare

 Da alcuni giorni è stato pubblicato un documento che poi è la Relazione tecnico istruttoria sulla base di Coltano, questo documento ha il logo tanto dell'Ente Parco quanto della Regione Toscana. La questione non poteva quindi essere ignorata dalla Giunta Giani e dalla maggioranza che la sostiene. Va riconosciuto a Città in Comune il merito di avere reso pubblico questo documento.

Tardive e a fini elettorali  le dichiarazioni di esponenti del Pd che in questi giorni stanno rilanciando la opzione alternativa: costruire la cittadella militare a Ospedaletto su terreni di proprietà della Regione.

Cosa dice la Relazione istruttoria?

Intanto parla di vincoli presenti nell’area citati dal progetto ossia :
- Area Naturale Protetta (Parco regionale Migliarino S. Rossore Massaciuccoli)
- Rischio pericolosità alluvione
- Vincolo ambientale DM 17.07.1985 GU n. 185, vincolo n. 90416 “zone di inedificabilità
temporanea caratterizzate da peculiarità geomorfologiche e naturalistiche e dalla convivenza
di vegetazione tipica del clima marittimo e specie di ambienti freddi”

Non ultimo è da rilevare che per le dimensioni dell’insediamento proposto (in termini sia di
estensione che di potenziale numero di insediati) e del fatto che si collochi all’interno di area
naturale protetta (ragione per cui ai sensi di legge i parametri di riferimento sono ridotti del 50%), l’intervento dovrebbe essere sottoposto anche a procedimento di valutazione di impatto ambientale ai sensi del Titolo III della legge regionale Toscana 10/2010

L'intera area è classificata  in parte come “zona agricola di sviluppo” ed in parte come “zona agricola di recupero ambientale” quindi del tutto inadeguata ad ospitare una base militare

Citiamo testualmente alcuni passi della Relazione di cui siamo entrati in possesso dopo la divulgazione a mezzo stampa sui social

II Piano di gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano, che assume le valenze di piano attuativo/particolareggiato del piano del parco, prevede all’art. 56: in zone agricole di sviluppo è ammessa solo la nuova edificazione di abitazioni rurali, in assenza o insufficienza di edifici esistenti destinati alla conduzione dell’azienda agricola, in via prioritaria all’interno del
perimetro dell’area definita dal Piano come “edifici esistenti ed aree di pertinenza”; ed ancora
all’art. 57 esplicitamente afferma che nelle zone agricole di recupero ambientale non è ammessa la realizzazione di nuovi edifici.
Per tutto quanto sopra richiamato e premesso, ad attuazione dei vigenti atti di governo del territorio e strumenti di pianificazione dell’area naturale protetta del parco regionale di Migliarino S. Rossore Massaciuccoli, cambi di destinazione d’uso dall’attuale destinazione agricola o di ripristino ambientale, nonché nuove volumetrie, nuove edificazioni con nuove forme di urbanizzazione (di qualsiasi tipo) non sono ammessi nell’area proposta.
Si significa inoltre che attualmente l’area si presenta come suolo agricolo privo di forme di urbanizzazione, di costruzione e di qualsiasi forma di artificializzazione dei terreni, se non i normali, consuetudinari cicli agronomici di coltivazione; pertanto un intervento quale quello proposto si configura come un rilevantissimo “consumo di suolo”

L'intera area è soggetta a innumerevoli vincoli che non permettono la dislocazione di ampi volumetrie di cemento che sarebbero in contrasto con le normative Regionali.

Ecco la ragione per la quale il Pd ora parla di Ospedaletto come sede della base militare 

QUESTA BASE NON VA COSTRUITA Nè A COLTANO Nè A OSPEDALETTO

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