Il pasticcio Brunettiano sui lavori fragili

Chi definisce un lavoratore fragile? La fragilitù viene certificata dal medico competente in base alla certificazione prodotta.

Ma la fragilità talvolta subisce decisioni discrezionali che possono indurre a qualche dubbio.

Sicuramente in questa vicenda non ha giocato un ruolo progressivo il Governo che ponendo fine allo stato di emergenza ha dimenticato di tutelare, con la pandemia ancora in corso, lavoratori e lavoratrici a rischio per le loro condizioni di salute.

La mancata proroga dello Smart Working generalizzato per i lavoratori fragili del pubblico impiego è  stato un grave errore anche se in questi giorni il Ministro Brunetta ha annunciato emendamenti governativi che dovrebbero ripristinare lo smart per i fragili.

Sul Sole 24 Ore enti locali viene riportata la dichiarazione di Brunetta:  «I fragili devono poter lavorare da remoto» che dovrebbe essere rassicurante dopo settimane di auntetico caos la soluzione del quale, ancora una volta, era stata demandata alle amministrazioni locali della Pa

Resta invece insoluto il problema dei costi, lo smart ha dei costi oppure NO?

A nostro avviso no, basta fornirsi di una organizzazione che permetta di svolgere delle mansioni da remoto ma ben sappiamo come molte amministrazioni, dopo due anni, non siano ancora attrezzate. E in ogni caso  i lavoratori e le lavoratrici in smart dovrebbero non perdere dei diritti acquisiti come quello del buono pasto visto che in questi due anni hanno lavorato con una rimessa economica insostenibile che lege i diritti dei fragili, e non solo loro.

.

Commenti