I nuovi poveri crescono sotto i nostri occhi
Da alcune statistiche si registra il calo dell'accesso al credito che inguaia numerose famiglie
Vorremmo aggiungere ulteriori elementi di analisi e farlo per punti sintetici
- Le famiglie rispetto al passato sono meno capaci di risparmiare, la causa sta nella erosione del potere di acquisto, nel calo dei salari reali che porta a spendere di più anche per servizi un tempo gratuiti
- i tassi di interesse sono elevati, se acquisti una macchina spesso sottoscrivi prestiti onerosi che ti spingono dopo alcuni anni a soluzioni quali l'acquisto di nuova vettura aumentando il debito (il vecchio si carica sul nuovo)
- ci si indebita anche per prestazioni sanitarie che il pubblico non eroga in tempi accettabili
- cresce la sfiducia nei prestiti ma ci si rivolge sempre più a finanziarie per avere dei prestiti indispensabili a sostenere una spesa straordinaria e ormai anche pagare le tasse o i lavori straordinari del condominio
- Il lavoratore indebitato che nonostante il posto fisso non arriva a fine mese è una condizione sempre più diffusa specie nei servizi, tra i part time incolpevoli, nel mondo delle cooperative
- rispetto al passato diventa più difficile accedere a dei prestiti specie per i precari, per i redditi bassi e per le famiglie numerose
- Chiudiamo con i processi di trasformazione della città, dove un tempo sorgevano piccoli negozi oggi ci sono bar ma anche calcolando il numero dei turisti e degli studenti fuori sede i bar sono decisamente troppi e da qui la chiusura di diversi esercizi commerciali nell'arco di pochissimi anni dalla loro apertura specie nei quartieri meno centrali.
Siamo consapevoli che il nostro terreno cittadino veda tre problemi mai affrontati, la speculazione degli affitti, la precarietà lavorativa, l'impoverimento di tanti lavoratori e lavoratrici relegati nei quartieri periferici per i quali gli scogli a Marina sono la sola vacanza possibile. E tra i nuovi poveri registriamo anche gli studenti fuori sede molti dei quali sono costretti a lavoretti al nero solo per pagarsi l'affitto
A cura della Cub di Pisa
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