L’atto di indirizzo sulla contrattazione decentrata: prima di sedersi ai tavoli di trattativa la Rsu convochi una assemblea del personale
L’atto di indirizzo sulla contrattazione decentrata:
prima di sedersi ai tavoli di trattativa la Rsu convochi una assemblea del
personale
Il 10 luglio è stato approvato
l’atto di indirizzo sulla contrattazione decentrata che da qualche anno non
viene, per volontà del Segretario generale, inviato al sindacato e per
conoscenza al personale. Della serie: meno si è informati meglio è?
L’atto di indirizzo della
Giunta valuta la possibilità di
incrementare la parte variabile del fondo con risorse finalizzate ad
adeguare le disponibilità del Fondo sulla base di scelte organizzative,
gestionali e di politica retributiva degli enti, anche connesse ad assunzioni
di personale a tempo determinato, ove nel bilancio sussista la relativa
capacità di spesa, per un importo massimo di € 100.000,00. Tali risorse
dovranno essere destinate alla remunerazione: - di specifici progetti che i
dirigenti dovranno formulare ed adeguatamente motivare al fine di valorizzare
tutto il personale dipendente; - di specifiche responsabilità che premino
autonomia e responsabilità di processi, procedimenti o gestione autonoma degli
stessi.
Soffermiamoci su questi punti
con alcune domande:
·
perché da anni i
singoli dirigenti non presentano progetti legati alla direzione? E perché, pur
sollecitati, Segretario generale e Assessore Personale non hanno dato questi
obiettivi ai dirigenti? Ci sono direzioni senza progetti incentivanti al
contrario di altre. Questo modus operandi non crea iniquità e disuguaglianze
nel trattamento economico? E il sindacato che ha da dire?
·
Da anni diciamo
che le specifiche responsabilità sono assegnate in tanti casi in maniera
discutibile e sempre alle stesse persone, il Comune che vorrebbe impartire
lezioni di trasparenza perché non affronta una volta per tutte questo problema
applicando il principio della rotazione delle responsabilità e degli istituti
contrattuali? E qualcuno ci può spiegare i criteri adottati in ogni singola
direzione visti anche gli importi di alcune specifiche? Chi dovrebbe vigilare,
ossia il segretario generale, preferisce non farlo e stipulare l’ennesimo
contratto decentrato senza mai affrontare i nodi irrisolti, anzi ci chiediamo
se non accresceranno la spesa per le specifiche responsabilità per riportare un
po’ di pace dentro le direzioni?
·
La Giunta chiede
di presentare piani di razionalizzazione, progetti o altri meccanismi di
erogazione di incentivazioni che risultino auto-finanziati, ebbene dove
possibile, come con le sponsorizzazioni del giugno pisano e di altre attività,
perché nulla è stato fatto?
·
Da anni una
piccola percentuale dei progetti è destinata alla produttività generale, ora la
Giunta invita a verificare la possibilità di confermare il vincolo di una
percentuale delle risorse destinate a specifici progetti o incentivazioni
comunque denominati, da destinare alla produttività generale a titolo di
contributo dell’organizzazione ai risultati ottenuti, ove possibile in base
alle vigenti disposizioni. Quello fatto fino ad oggi non andava forse
bene? Poco prima dello sciopero dei nidi l’ufficio personale si è avvalso
di tutte le norme, sottoscritte, da Cgil Cisl Uil, per limitare la riuscita
della mobilitazione, oggi si invita a valutare l’opportunità di un
aggiornamento della normativa aziendale relativa ai servizi essenziali in caso
di sciopero. Non c’è che dire un tempismo eccezionale. Siamo in estate,
difficile mettere tutti in una sala assembleare ma in questo atto di indirizzo,
ad esempio, non c’è traccia della revisione del regolamento dei buoni pasto o
di un regolamento di mobilità interna, non c’è traccia di una indicazione
precisa per verificare ad esempio l’importo di alcuni istituti contrattuali.
·
Proprio in queste
ore si sta diffondendo la notizia che vi è una sostanziale perdita di
produttività da parte dei dipendenti. Tale perdita sembrerebbe conseguenza
dell’impegno che abbiamo sostenuto, votato dall’assemblea, per incrementare le
progressioni orizzontali. Forse allora si potrebbe prendere in considerazione
l’ipotesi che chi beneficia della progressione possa lasciare una piccola
percentuale a favore di chi non la fa?
Potrebbero obiettare che la contrattazione
decentrata deciderà cosa fare (magari per consentire ai sindacati provinciali
di assumere decisioni al posto della RSU?), a noi in tutta sincerità un po’ di
chiarezza non guasterebbe e magari qualche regola in più a vantaggio dei
lavoratori e di un sindacato che risponda delle proprie decisioni in maniera
puntuale e trasparente, disponibile a confrontarsi e a trattare tutti gli
argomenti e non solo alcuni
CONFEDERAZIONE UNITARIA DI
BASE (CUB) COMUNE DI PISA
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